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4:17 pm, 8 Settembre 22 calendario

Onu: pandemia e crisi fanno retrocedere il mondo di 5 anni

Di: Redazione Metronews
Pandemia e crisi
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Pandemia e crisi – ultima la guerra scaturita dall’invasione russa dell’Ucraina – hanno fatto retrocedere l’indicatore di sviluppo globale ai livelli del 2016. Secondo un rapporto dell’Onu il mondo è dunque tornato indietro di cinque anni. Il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) ha annunciato infatti che, per la prima volta da quando è stato creato oltre 30 anni fa, l’Indice di Sviluppo Umano (Human Development Index) – una misura delle aspettative di vita, dei livelli di istruzione e degli standard di vita dei Paesi – è diminuito per due anni di fila, nel 2020 e nel 2021, «cancellando i guadagni dei cinque anni precedenti». «L’inversione di tendenza è quasi universale: oltre il 90% dei Paesi ha registrato un calo nel punteggio dell’Indice di sviluppo umano nel 2020 o nel 2021 e più del 40% è diminuito in entrambi gli anni, a dimostrazione del fatto che per molti la crisi si sta ancora aggravando», ha dichiarato l’UNDP.

Pandemia e crisi azzerano decenni di progressi

Decenni di progressi in termini di aspettativa di vita, istruzione e prosperità economica hanno iniziato a dissolversi. La pandemia Covid-19, la guerra in Ucraina e l’impatto del cambiamento climatico sono i fattori che hanno causato l’inversione dello sviluppo globale. La Svizzera si trova in cima all’indice quest’anno con un’aspettativa di vita di 84 anni, una media di 16,5 anni spesi nell’istruzione e un Pil procapite di 66.933 dollari. L’Italia è trentesima, in controtendenza in miglioramento di due posizioni, con un’aspettativa di 82,9 anni, 16,2 anni nel sistema scolastico e 42.840 dollari di Pil procapite. All’altra estremità della scala c’è il Sud Sudan, dove l’aspettativa di vita è di 55 anni, le persone trascorrono in media solo 5,5 anni a scuola e guadagnano 768 all’anno. Le battute d’arresto nella maggior parte dei 191 Paesi inclusi nell’indice, soprattutto nell’aspettativa di vita, hanno riportato i livelli di sviluppo a quelli del 2016, invertendo il trend di 30 anni. Negli Stati Uniti, ad esempio, l’aspettativa di vita alla nascita è diminuita di oltre due anni dal 2019. In altri Paesi il calo è ancora più elevato.

Sfide comuni e interconnesse

Mentre alcuni Paesi stanno iniziando a rimettersi in piedi, la ripresa su scala planetaria resta «irregolare e parziale», con crescenti disuguaglianze nello sviluppo umano. America Latina, Caraibi, Africa Subsahariana e Asia del Sud sono state particolarmente colpite. «Il mondo sta arrancando nel rispondere a crisi a ripetizione. Ad esempio sul costo della vita e dell’energia si è tentati di concentrarsi su soluzioni rapide – come le sovvenzioni ai combustibili fossili – tattiche di soccorso immediato che rischiano di ritardare i necessari cambiamenti sistemici a lungo termine – ha spiegato Achim Steiner, amministratore dell’UNDP – siamo collettivamente paralizzati nell’apportare questi cambiamenti. In un mondo definito dall’incertezza, abbiamo bisogno di un rinnovato senso di solidarietà globale per affrontare le sfide comuni e interconnesse»,

Il video del Report UNDP 2021/2022

8 Settembre 2022
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