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6:44 pm, 17 Dicembre 23 calendario

Un lunedì con raffica di pagamenti fiscali dal saldo dell’Imu alle rate della rottamazione

Di: Redazione Metronews
Un lunedì con raffica
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Arriva un lunedì con raffica di scadenze fiscali. Il 18 dicembre, a ridosso del Natale, il Fisco torna a presentare il conto ai contribuenti. Diversi i pagamenti in scadenza, a partire dal saldo Imu e delle prime due rate della rottamazione-quater. Il termine per pagare la seconda rata, con l’eventuale conguaglio, dell’Imu dovuta per il 2023, cadeva come sempre il 16 dicembre, ma trattandosi di un sabato è slittato a lunedì 18. L’imposta municipale propria è versata in due quote annuali, una di acconto e l’altra a saldo e conguaglio, ed è dovuta proporzionalmente alla percentuale e ai mesi dell’anno di possesso. Sono chiamati alla cassa i proprietari di immobili diversi dalla prima casa, e per alcuni c’è il rischio di tornarci a febbraio. In circa 200 comuni, in ritardo con le delibere per fissare le aliquote Imu 2023, alla prima rata di giugno e alla seconda di dicembre potrebbe aggiungersi una terza il 29 febbraio 2024 a causa di un emendamento in manovra che concede ulteriore tempo alle amministrazioni locali che non hanno provveduto a trasmettere nei termini alle Finanze la delibera di approvazione delle aliquote. Pertanto chi ha versato la seconda rata in scadenza, o si appresta a farlo, potrebbe essere costretto a mettere di nuovo mano al portafoglio, senza applicazione di interessi e sanzioni, se dall’applicazione delle nuove aliquote deriverà una differenza positiva.

Un lunedì con raffica di pagamenti

Ed entro lunedì 18 dicembre sarà ancora possibile effettuare il pagamento, senza sanzioni nè interessi di mora, delle prime due rate della rottamazione-quater delle cartelle, grazie a una modifica introdotta dal decreto Anticipi approvato in via definitiva dal Parlamento. L’emendamento, infatti, stabilisce che i versamenti con scadenza il 31 ottobre (prima o unica rata) e il 30 novembre 2023 (seconda rata) si considerano tempestivi se effettuati entro il 18 dicembre (per tale scadenza non sono previsti i 5 giorni di flessibilità). Sarà possibile pagare in banca, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l’internet banking, agli uffici postali, dai tabaccai e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale della Riscossione, oppure con l’app Equiclick tramite la piattaforma pagoPa. Si potrà pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione.

Non si pagano le sanzioni

La definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione consente di versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese, per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. Per quanto riguarda i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative, non sono da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi, comprese pertanto le maggiorazioni, nonchè quelle dovute a titolo di aggio. Per i contribuenti che hanno optato per un piano di pagamenti dilazionato, fino a un massimo di 18 rate, a partire dal 2024 saranno quattro gli appuntamenti per il versamento delle rate, che andranno saldate entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno, secondo il proprio piano di definizione agevolata.

Altre categorie in cassa

Ma alla cassa lunedì 18 dicembre, tra gli altri, saranno chiamati anche i contribuenti Iva mensili che devono versare l’imposta dovuta per il mese di novembre (per quelli che hanno affidato a terzi la tenuta della contabilità si tratta, invece, dell’imposta divenuta esigibile nel mese di ottobre). In scadenza anche i versamenti delle locazioni brevi. I soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e quelli che gestiscono portali telematici dovranno versare la ritenuta del 21% operata sui canoni o corrispettivi incassati o pagati nel mese di novembre relativi ai contratti di locazione breve. Inoltre i sostituti d’imposta dovranno versare le ritenute operate nel mese di novembre sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni, redditi di capitale, così come l’acconto dell’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni dei fondi per il trattamento di fine rapporto maturate nell’anno 2023, e l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali sulle somme erogate, sempre nel mese di novembre, ai dipendenti del settore privato per incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione.

17 Dicembre 2023
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