Belen dalla Venier: «È stato l’anno più difficile»

«La depressione è venuta a bussare alla mia porta. È stato l’anno più difficile della mia vita, non lo avrei mai messo in conto. Sono caduta in basso, più in basso di così non si poteva». Belen Rodriguez si confessa così a Mara Venier, in una lunga intervista andata in onda a Domenica In.

«Sono finita in una bella clinica per 20 giorni – racconta la showgirl –. Non mi alzavo più dal letto, non aprivo le finestre, non guardavo la luce, non mangiavo più, ero arrivata a 47 kg. Mi sono guardata ed ho detto, stai morendo. Però, poi mi sono tirata su le maniche, ho aperto quelle finestre e ho reagito».

Belen alla Venier: «De Martino non ha saputo amarmi»

Chi le era accanto, ha detto riferendosi agli ex compagni, «non ha saputo accompagnarmi. Mi sono sentita completamente sola. Mi sono sentita tradita nel profondo, nel verso senso della parola», ammette Belen, che ha parlato anche di come fosse fallito il tentativo di tornare con l’ex marito Stefano De Martino. «L’ultima volta con lui non è nemmeno iniziata. Lui lavorava a Napoli, lui non ha saputo aiutarmi, non ha saputo essere un marito, non c’era il matrimonio. Se ti vedo cadere, io ti tengo la mano. L’amore per me è un’altra cosa. Lui non ha saputo amarmi. Non è finita per un tradimento, è iniziata con un tradimento… Ho chiacchierato anche con le signorine; sono state carine, hanno ammesso subito tutto, una decina, sono arrivata a dodici», sottolinea. E poi spiega che ora è felice con il nuovo compagno, l’imprenditore Elio Lorenzoni.

La love story con Lorenzoni

«Una delle persone più eleganti e rispettose che abbia mai conosciuto. Non è stato semplice starmi accanto, con tanti pianti e delusioni, ma la luce piano piano è tornata. Ho chiesto scusa a lui e alla mia famiglia. Mi spiace, a casa sono sempre stata un pilastro importante e nessuno si aspettava di vedermi crollare così» dice Belen che spiega con la depressione anche la scelta di lasciare momentaneamente la tv.

«Mi sono fermata – confessa – perché se avessi continuato a lavorare, sarei stata irresponsabile, avrei mancato di rispetto alla produzione, in quei momenti non c’ero; ero smarrita».