giulia cecchettin
4:49 pm, 27 Novembre 23 calendario

Filippo Turetta oggi davanti al Gip. In carcere ha incontrato avvocato, psicologo, educatore e cappellano

Di: Redazione Metronews
Filippo Turetta
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Filippo Turetta ha incontrato l’avvocato Giovanni Caruso nel carcere Montorio di Verona, in vista dell’interrogatorio di garanzia previsto per oggi, per decidere fra le tre diverse possibili strategie difensive: rispondere alle domande della gip Benedetta Vitolo, avvalersi della facoltà di non rispondere o rendere dichiarazioni spontanee.

Caruso ha precisato che non presenterà istanze al Riesame né richieste di affievolimento della misura cautelare in carcere al gip. «Per rispetto dell’autorità giudiziaria», l’avvocato però non ha voluto anticipare la scelta che farà il suo assistito nell’interrogatorio di oggi, ovvero se parlerà o meno. Il ragazzo accusato di aver ucciso Giulia Cecchettin, subito dopo l’interrogatorio di garanzia, sarà convocato per essere sentito dalla Procura di Venezia nell’ambito dell’indagine per sequestro di persona e omicidio aggravato dal vincolo affettivo. Intanto Filippo Turetta ha incontrato in carcere anche uno psicologo e un educatore ed ha ricevuto la visita del cappellano. Il ventunenne «pur apparendo un po’ disorientato nella realtà carceraria, sta bene e si alimenta regolarmente».

Filippo Turetta incontra il difensore

Gli investigatori stanno svolgendo accertamenti sul libro per bambini trovato al fianco del corpo della ragazza. Non è ancora chiaro chi abbia comprato il volume, se la stessa Giulia, aspirante illustratrice, o Filippo Turetta, accusato di averla uccisa. La Procura di Venezia ha spedito ai Ris di Parma il coltello trovato nell’auto di Filippo e i campioni ematici relativi alle tracce di sangue repertate nel parcheggio di Vigonovo dove sarebbe avvenuta la prima aggressione. Il pm di Venezia Andrea Petroni ha chiesto invece al collega magistrato tedesco di inviare direttamente al Ris di Parma l’auto di Turetta. Nel trasporto e nella successiva analisi sono compresi anche i reperti trovati nella Grande Punto.

L’ombra della premeditazione

Nell’interrogatorio di garanzia in programma domani potrebbero essere contestati al ragazzo anche elementi emersi dopo l’ordinanza cautelare del 20 novembre. A quanto viene spiegato da una fonte qualificata «il capo d’imputazione è fluido», non cristallizzato alle accuse di sequestro di persona e omicidio aggravato dal vincolo affettivo. Dunque, sempre che Turetta non opti per la facoltà di non rispondere o per rendere dichiarazioni spontanee, il pm Petroni, dopo che il gip avrà esaurito le sue sue domande, potrebbe incalzare l’indagato con quesiti attinenti le novità investigative. Tra queste, il coltello, i 300 euro e il guanto trovati nell’auto del ragazzo che potrebbero portare a contestare l’aggravante della premeditazione assieme ad altri elementi affiorati con gli accertamenti più recenti, tra cui l’acquisto di un nastro adesivo alcuni giorni prima dei fatti che sarebbe stato usato per zittire Giulia durante l’aggressione.

27 Novembre 2023 ( modificato il 28 Novembre 2023 | 8:00 )
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