Giulia Cecchettin
8:23 pm, 1 Dicembre 23 calendario
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Filippo Turetta, interrogatorio fiume: 9 ore davanti al pm. E non sarà l’ultimo. “A Giulia ho fatto una cosa orribile…”

Di: Redazione Metronews
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Oltre nove ore davanti al magistrato. Interrogatorio fiume per Filippo Turetta, accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il ragazzo, ha deciso di parlare, rendendo dichiarazioni spontanee e rispondendo a molte delle domande del pubblico ministero, ma non a tutte, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Filippo Turetta, interrogatorio fiume

Filippo Turetta è comparso davanti al pm di Venezia Andrea Petroni che ha deciso di interrogarlo nel carcere di Verona, dopo le dichiarazioni spontanee rese due giorni fa al gip Benedetta Vitolo. Ad assistere Turetta ci sono gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera. Il ragazzo ha dato la sua versione su quanto è accaduto la sera dell’11 novembre scorso. Gli inquirenti vogliono ricostruire tutte le fasi dell’omicidio. È fondamentale stabilire le fasi in cui l’ex fidanzato di Giulia ha accoltellato la ragazza di Vigonovo, prima di abbandonarne il corpo in una scarpata sul lago di Barcis, a 100 chilometri dall’abitazione della studentessa.

Si tratta di elementi fondamentali. Se, come sostengono i primi risultati dell’autopsia sul corpo della ragazza, Giulia è morta subito dopo la lite, le successive coltellate sferrate sul suo corpo porterebbero ad aggravare la posizione di Turetta. Sull’omicidio volontario infatti penderebbe in questo caso anche l’aggravante della crudeltà.

“Ho fatto una cosa orribile, voglio pagare”

A Giulia “ho fatto una cosa orribile, voglio pagare”, ha ripetuto più volte Turetta. Collaborativo, pronto a non sottrarsi alle domande incalzanti della pubblica accusa, avrebbe ammesso le due fasi dell’aggressione – prima nel parcheggio di Vigonovo, poi nella zona industriale di Fossò – poi sfociate nel delitto commesso con un coltello da cucina usato per colpire ripetutamente l’ex fidanzata. Turetta avrebbe raccontato al pm che non accettava che Giulia Cecchettin non fosse più «sua», ammettendo di avere un atteggiamento possessivo con la ragazza dopo essere stato lasciato.

Un nuovo interrogatorio la prossima settimana

I legali di Turetta avrebbero già chiesto al pubblico ministero Petroni un nuovo interrogatorio per la prossima settimana, la stessa in cui dovrebbe essere celebrato il funerale di Giulia. Una strategia della difesa per trovare eventuali riscontri alle dichiarazioni dell’indagato rispetto alle risultanze dell’autopsia. Anche l’esame autoptico sul corpo della giovane studentessa assassinata è durato molte ore e con ogni probabilità proseguirà anche domani.

All’uscita del carcere di Verona, i difensori sono saliti su un’auto, scortati da un cordone di agenti della polizia penitenziaria. L’avvocato Giovanni Caruso ha ancora una volta fatto cenno, ai giornalisti, di non voler parlare. Dato il numero di ore lo studente potrebbe aver in gran parte chiarito quanto accaduto la sera dell’11 novembre.

1 Dicembre 2023 ( modificato il 2 Dicembre 2023 | 14:01 )
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