Giorgia Meloni a Berlino per rafforzare l’alleanza con Scholz

Giorgia Meloni è a Berlino, dove è stata accolta da Olaf Scholz per poi partecipare insieme al “Virtual G20 Leaders Summit” – la riunione del G20 in videoconferenza – e al vertice intergovernativo Germania-Italia che si è tenuto nella capitale tedesca. Nell’ambito del vertice è stato firmato il Piano d’azione per il rafforzamento della cooperazione bilaterale e in ambito europeo. Un accordo che «completa plasticamente», come hanno sottolineato fonti di Palazzo Chigi, la triangolazione tra le tre principali nazioni europee (Italia, Germania e Francia) dopo la conclusione dei Trattati di Aquisgrana e del Quirinale, pur prevedendo una forma giuridica più flessibile e che non necessita di ratifica parlamentare rispetto a quest’ultimo.

Giorgia Meloni a Berlino

Il Piano, hanno fatto notare le stesse fonti, prevede cinque capitoli tematici (economia, innovazione e coesione sociale; clima, energia e ambiente; politica estera e di difesa; agenda europea e migrazione; contatti tra le società civili e cultura). Il vertice di oggi, ricordano le fonti, «è il primo intergovernativo al quale prende parte il governo Meloni, a testimonianza dell’importanza data dal governo italiano ai rapporti con la Germania». L’ultimo vertice tra Italia e Germania risale al 2016, quando a Maranello si incontrarono i due governi guidati allora da Matteo Renzi e Angela Merkel. Dietro il riavvicinamento attuale spunta l’ombra del patto di stabilità e crescita, «sul quale sono stati compiuti grandi passi avanti e siamo sulla buona strada – ha detto Scholz – non è stata ancora raggiunta soluzione, ma stiamo andato nella giusta direzione». Il cancelliere tedesco è sicuro che si possa arrivare a un’intesa.

Ministri e aziende a confronto

Al vertice hanno preso parte sette ministri da parte italiana (Esteri, Interno, Difesa, Economia e Finanze, Imprese e Made in Italy, Lavoro e Università) e sette da parte tedesca. Il vertice è stato preceduto da un «Business Forum», al quale hanno preso parte le principali aziende italiane e tedesche e che è stato aperto e concluso da parte dei due capi di governo. A seguire si sono svolti gli incontri bilaterali tra i due leader e parallelamente tra i vari ministri. Si è quindi giunti alla firma del Piano d’azione da parte di Meloni e Scholz. Il vertice si chiuderà con una sessione plenaria, nel corso della quale i Capi di Governo e i ministri riferiranno degli esiti dei rispettivi colloqui. Al centro dei lavori vi saranno tutti i principali aspetti della cooperazione bilaterale (politica, economica ed energetica), in ambito europeo (migrazione, tematiche economiche e allargamento dell’Unione) e internazionale (guerra di aggressione russa all’Ucraina, conflitto tra Israele e Hamas e crisi africane).

«Le due nazioni sono interconnesse»

Al Business Forum per l’Italia erano presenti, fra gli altri, esponenti di Leonardo, Fincantieri, Snam, Cassa Depositi e Prestiti, Marcegaglia, Seda Group, UniCredit, Beltrame Group, Ita Airways, Generali, Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, Brembo e Menarini. Le aziende tedesche rappresentate, fra le altre, erano invece le seguenti: Siemens AG, Open Grid Europe GmbH, Bayernets, 50Hertz Transmission GmbH, Deutsche Bank, Deutsche Lufthansa AG, Schaeffler AG, Renk e Deutsche Bahn. La Camera di Commercio italo-tedesca ha fornito una fotografia dei rapporti economici che intercorrono tra i due Paesi. «Italia e Germania sono sempre più un unico ecosistema produttivo, come certificano periodicamente i dati di interscambio – ha rilevato Joerg Buck, consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica AHK Italien – occorre che i rispettivi governi dialoghino sempre di più, coordinando la loro azione europea e prevedendo misure condivise per tutelare la nostra manifattura senza venir meno agli obiettivi della transizione». Buck ha spiegato che i due Paesi hanno raggiunto 168,5 miliardi di euro di scambio nel 2022; le imprese tedesche in Italia sono oltre 1.700, con più di 75 miliardi di euro di fatturato, e occupano circa 192 mila persone.