sciopero
11:29 am, 15 Novembre 23 calendario

Landini fa marcia indietro: stop solo di 4 ore. Il segretario Cisl Sbarra: “Sciopero generale sbagliato, ci sono anche diritti cittadini”. Medici, nuova protesta il 18 dicembre contro la manovra

Di: Redazione Metronews
Sciopero trasporti
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Altissima tensione tra governo e sindacati sullo sciopero generale per contestare alcuni punti della legge bilancio, proclamato da Cgil e Uil per venerdì 17 novembre, precettato ieri dal Mit con riduzione a 4 ore dalle 9 alle 13 per il comparto del trasporto pubblico.

L’astensione dal lavoro riguarda in particolare il pubblico impiego e il trasporto pubblico locale.

Matteo Salvini

Sciopero, Meloni: “Precettazione scelta condivisa”

Cosa accadrà, quindi, a quei lavoratori che violeranno la disposizione? “In caso di violazione, scatteranno le sanzioni previste dalla legge”, spiega Matteo Salvini, aggiungendo: “Non conosco la presidente del Consiglio di garanzia, l’ho detto anche ai sindacati” ma “fanno insinuazioni contro il garante senza guardare alle ragione del suo intervento”. “È uno sciopero Pd-Cgil. Chissà se Landini si candiderà con il Pd per le europee… Vedremo”, attacca il ministro.

«La decisione di precettare è stata assolutamente condivisa» all’interno del governo «sulla base di una indicazione arrivata da un’autorità indipendente. Non è stata una scelta politica». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando dello sciopero di venerdì al termine di una vista alla mostra su Tolkien alla Gnam. Meloni ha sottolineato che è stata «una scelta di mediazione tra due diritti che vanno entrambi garantiti».

Landini: “Sciopero trasporto dalle 9 alle 13”. Salvini: “Vince il buon senso”

«Prendiamo atto di questa scelta del governo e in questo caso lo sciopero del settore del trasporto sarà dalle 9 alle 13». Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini in conferenza stampa sullo sciopero generale, proclamato dalle due Confederazioni.

La riduzione da 8 a 4 ore di sciopero nel settore dei trasporti avviene perchè «siamo persone responsabili e facciamo i conti» con la precettazione messa in atto dal governo e così «tuteliamo i lavoratori», che altrimenti potrebbero subire «sanzioni economiche e penali. Oggi c’è un motivo in più per scendere in campo: quello di difendere per tutti il diritto sacrosanto ad esercitare il diritto allo sciopero che è un diritto della democrazia. E’ un attacco senza precedenti al diritto di sciopero. E non è che prendiamo atto della precettazione solo per tutelare i lavoratori ma pensiamo che sia l’inizio di una mobilitazione che non si fermerà e non accetteremo ulteriori interventi di questa fatta».

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, esprime “soddisfazione” per la riduzione dello sciopero dei trasporti da 8 a 4 ore annunciato dai sindacati dopo la precettazione. “Hanno vinto il buonsenso, i lavoratori e i cittadini. Non è messo in discussione il diritto allo sciopero”, dice Salvini.

Il Garante ribadisce: “Lo sciopero generale riguarda la totalità del lavoro pubblico”

La Commissione di Garanzia sullo sciopero ribadisce la sua posizione: “Il problema che si è posto è che non fosse uno sciopero generale nel senso convenzionale, né al livello nazionale né regionale. Lo sciopero generale riguarda la totalità del lavoro pubblico e privato, con una proclamazione aperta, in questo caso invece è una proclamazione chiusa che non riguarda la totalità delle categorie”. In audizione alla Camera di fronte alle Commissioni Lavoro e Trasporti la Garante Paola Bellocchi specifica: “In ciascuna Regione il contrasto alla manovra economica del governo verrà fatto attraverso due pezzi di sciopero. Ci è sembrato che i presupporti dello sciopero generale non ricorressero”.

La Uil: “Atto di squadrismo istituzionale”

”Lo sciopero generale è confermato per otto ore. Il ministro Salvini è intervenuto riducendo da otto a quattro ore soltanto per il settore dei trasporti pubblici. Valuteremo con Landini quale sarà il nostro comportamento. E chiaro che rispetto ad un atto di precettazione dobbiamo tutelare i lavoratori. Lo sciopero si farà venerdì a Piazza del Popolo a Roma. Risponderemo ad un atto di squadrismo istituzionale con una grande partecipazione alla manifestazione”, sottolinea intanto il Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.

Maurizio Landini, segretario Cgil

La Cgil: “Possono precettare finché gli pare”

Il segretario della Cgil Maurizio Landini replica: “Dire che non è uno sciopero generale determina, per alcuni settori in particolare i trasporti, la possibilità di ridurlo, di cambiarlo e ha aperto la strada all’intervento della precettazione. C’è stata una logica di questa nuova Commissione, che è una logica compiacente con il Governo”. Il leader del sindacato di Corso Italia rilancia: “Possono precettare finché gli pare, non ci fermiamo fino a quando non abbiamo ottenuto dei risultati”.

Landini rimarca: “Nella storia del nostro Paese non è mai successo che di fronte alla proclamazione di uno sciopero generale delle confederazioni sulle politiche del governo si arrivi a un atto di limitazione del diritto di sciopero. È una cosa di una gravità assoluta”.
Mentre il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri specifica che l’astensione dal lavoro di venerdì “è confermata per otto ore” mentre per quanto riguarda le quattro ore nel settore dei trasporti si “deciderà nelle prossime ore”. E sulla decisio della Commissione il leader della Uil ha attaccato “è un atto di squadrismo politico”.

La Cisl: “Sciopero generale sbagliato in questa fase”

Diversa la posizione della Cisl. «Lo sciopero generale in questa fase è sbagliato», ha detto il segretario generale Luigi Sbarra, intervistato al Tg1. Secondo il leader della confederazione di via Po, bisogna coniugare «il diritto allo sciopero, che è sempre sacrosanto, e i diritti dei cittadini ad accedere ai servizi essenziali». La Cisl, ha concluso, «è in piena mobilitazione. Abbiamo programmato una grande manifestazione nazionale per sabato 25 novembre a piazza Santi Apostoli a Roma».

Giorgia Meloni

Medici, nuovo sciopero il 18 dicembre contro la manovra

I sindacati medici proclamano un nuovo sciopero nazionale per lunedì 18 dicembre. Dopo quello confermato per martedì 5 da Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, ora arriva anche l’annuncio di Aaroi-Emac, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) e Fvm: “Il 18 dicembre fermeremo la sanità per 24 ore per non vederla fermata per sempre da una legge di Bilancio che premia gli evasori e distrugge il diritto alla cura e la tutela della salute”, scrivono in una nota. “Siamo sempre stati restii a proclamare uno sciopero nazionale – ricordano – perché, diversamente da altri scioperi, incide direttamente sulla risposta alla domanda di cura dei cittadini che è già da troppo tempo gravemente carente. Però, dopo le recenti delusioni sulle molteplici e ben note problematiche che questo Governo aveva promesso di risolvere, vediamo negata qualsiasi soluzione proposta, vediamo danneggiato ulteriormente il Servizio sanitario nazionale e siamo colpiti direttamente da misure inaccettabili sul lavoro e sulle pensioni“. Quindi “stop a tutti i servizi della sanità ospedaliera e territoriale indispensabili per le diagnosi e le cure non urgenti e per la sicurezza e le forniture alimentari, tra cui”, elenca la nota: “Blocco delle prestazioni anestesiologiche, con paralisi delle sale operatorie, dei percorsi prechirurgici, degli ambulatori di terapia del dolore inclusa la partoanalgesia, e di tutte le consulenze differibili; blocco delle prestazioni di radiologia diagnostica, interventistica e ambulatoriale, della diagnostica di laboratorio, delle prestazioni psicologiche nei consultori, nelle neuropsichiatrie infantili, nei centri di salute mentale, delle prestazioni farmaceutiche in ospedale e sul territorio, dei servizi di igiene e sanità pubblica; blocco dei mercati di import export di derrate alimentari, macellazioni, forniture di carni e prodotti ittici; aumento dei tempi di attesa nei pronto soccorso per tutti i codici minori differibili”.

 

15 Novembre 2023
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