Al Roma Jazz Festival le note sudafricane di Nduduzo Makhathini
MUSICA Dopo il successo dei primi appuntamenti, prosegue a vele spiegate il Roma Jazz Festival che domani all’Auditorium Parco della Musica presenterà uno dei concerti più attesi di questa 47esima edizione, quello del visionario pianista e compositore sudafricano Nduduzo Makhathini, uno dei musicisti più impegnati nella diffusione dell’espressione artistica del proprio Paese.
La musica di Nduduzo Makhathini al Roma Jazz Festival
Quella di Makhathini è una musica al tempo stesso cosmica e terrena, ancestrale e contemporanea: un concentrato di spiritualità e amore per le radici del popolo zulu, un insieme di mistica contemporaneità, tradizioni religiose, insinuanti cantilene ed appaganti esperienze emotive.
Caratterizzate da una fusione di ritmi complessi, armonie articolate e melodie coinvolgenti, le sue composizioni offrono all’ascoltatore un’esperienza musicale unica muovendosi tra il cristianesimo e l’animismo, le ferite dell’Apartheid e la memoria precoloniale, Abdullah Ibrahim e John Coltrane.
Makhathini presenterà i brani del suo ultimo album In The Spirit of Ntu
In occasione del festival, Makhathini presenta in Trio – con Zwelakhe Dumas Bell Le Pere al contrabbasso e Francisco Mela alla batteria – i brani del suo ultimo album In The Spirit of Ntu, prima uscita per la nuova divisione Africa della Blue Note.
L’album è ispirato ad un’antica filosofia africana che connette l’Uomo alla Natura
Ispirato a Ntu, un’antica filosofia africana da cui nasce l’idea di Ubuntu, ovvero quella dimensione etica che vede nella collettività e nel mutuo soccorso la chiave di una corretta esistenza, il disco può essere considerato una summa della musica di Makhathini e celebra l’unità dell’Essere in stretta comunione con la Natura.
Makhathini: «Ntu è il luogo attraverso il quale siamo connessi a tutto»
«Ho sentito davvero il bisogno di riassumere tutto ciò che ho fatto finora – afferma il musicista sudafricano -. Ntu è il luogo in cui risiede la nostra totalità, attraverso il quale siamo connessi a tutto. È la nostra essenza spirituale che è intoccabile perché è tutto e tutto è con/in essa».
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