LA RICERCA
10:16 pm, 6 Novembre 23 calendario

Gli studenti universitari fuori sede spendono fino a 17mila euro all’anno

Di: Redazione Metronews
Studenti universitari
condividi

Dura la vita degli studenti universitari. Specie se fuori sede. Il conto è presto fatto ed emerge dal report “Universitari al verde”, presentato oggi alla Sala stampa della Camera dei deputati da UDU e Federconsumatori.

Udu e Federconsumatori: per gli studenti universitari un conto insostenibile

Uno studente universitario fuorisede tra alloggio, pasti, trasporti, libri e materiale didattico, sport e salute, spende in media in un anno 17.498 euro. Che arrivano a 19mila euro se ha scelto una università a nord, 17.343 se ha optato per un ateneo al centro Italia e 14.209 euro se al sud.

Tradotto in spesa mensile, si parla di una media di 1.460 euro, ovvero 1593 euro al nord, 1.446 al centro e 1.185 al sud. Solo se consideriamo una camera singola infatti, con annesse le spese di luce, gas e condominio, il costo in media è di 482 euro al Nord, 408 al Centro e 323 al Sud (la doppia costa il 20% in meno). Parliamo di costo medio: perchè le cifre possono essere anche molto più alte.

Non che per i pendolari le spese siano molto minori. I costi da sostenere sono di 865 euro in media al mese, circa 10mila euro l’anno. Invece chi può studiare nella città in cui vive con la famiglia deve fare i conti con una spesa da 783 euro al mese in media. Vale a dire circa 9mila euro all’anno.
Proprio per rivendicare misure reali a sostegno delle famiglie e del futuro del Paese e per riportare al centro i problemi dei giovani e degli studenti, il 17 novembre l’Unione degli Universitari e Federconsumatori scenderanno in piazza, in tutta Italia.

“Milioni di ragazzi non potranno più studiare”

«Sono cifre assurde, dovute – spiega Simone Agutoli, responsabile della questione abitativa per l’Udu – a un’offerta che non regge il passo con la domanda. E che sono quasi impossibili da sostenere per una famiglia media. Il risultato è che molti studenti rinunciano a studiare per i costi eccessivi, le condizioni degli alloggi e la carenza di soluzioni».
«Questa ricerca conferma una cosa semplice e drammatica: milioni di ragazzi non potranno più studiare perché espulsi dal ciclo formativo e universitario. Si è interrotto il finanziamento per il diritto allo studio e questo è un tema che riguarda il futuro della democrazia», ha detto Nicola Zingaretti, presente alla conferenza stampa,  il quale ha poi avvisato: «Al Senato e alla Camera faremo di tutto per cambiare il trend ma lo spazio è stretto e con qualsiasi tipo di riforma che svuota la funzione parlamentare, si riduce e si limita questa possibilità». Per Piccolotti, «La legge di bilancio in discussione in questi giorni non modifica di una virgola questa visione classista dell’Università che nega il diritto all’istruzione».
Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’UDU, ha  invece detto che «Da maggio dormiamo in tenda nelle università di tutta Italia e abbiamo ricevuto come risposta una legge di bilancio inutile».
«Questi costi proibitivi alimentano non solo le disparità, rendendo gli studi universitari un’opportunità sempre più riservata alle classi medio-alte, ma anche l’abbandono degli studi. Secondo l’ultimo rapporto ANVUR – dichiara Roberto Giordano, Vicepresidente di Federconsumatori – solo il 28,3% della popolazione tra i 25 e i 34 anni riesce a conseguire un titolo universitario. Il tasso di abbandono è cresciuto raggiungendo il 14,5% nel 2021 ed è facile prevedere che sia destinato ulteriormente a salire, visto il forte incremento dei costi a carico delle famiglie per mantenere uno studente universitario».

Il 17 tutti in piazza

Per rivendicare misure reali a sostegno delle famiglie e del futuro del Paese e per riportare al centro i problemi dei giovani e degli studenti, il 17 novembre l’Unione degli Universitari e Federconsumatori scenderanno in piazza, in tutta Italia.
6 Novembre 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA