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4:12 pm, 4 Ottobre 23 calendario

Ok Ue su Regolamento crisi migrazioni e asilo dopo ripensamento della Germania

Di: Redazione Metronews
Regolamento
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«Gli ambasciatori dell’Ue hanno raggiunto un accordo sul Regolamento che affronta le situazioni di crisi e forza maggiore nel campo della migrazione e dell’asilo». Lo ha annunciato la presidenza spagnola del Consiglio Ue. «Accolgo con favore il positivo accordo politico raggiunto dagli Stati membri» sul regolamento relativo alle situazioni di crisi migratorie. «Questo è un vero e proprio punto di svolta che ci consente di portare avanti le negoziazioni con il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Ue. Uniti possiamo realizzare il Patto prima della fine di questo mandato». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. L’accordo raggiunto tra i 27 paesi membri dell’Unione europea su un testo chiave per la politica migratoria è motivo di «soddisfazione per l’Italia», in quanto «è stato ritirato l’emendamento della Germania ed è passata la posizione italiana». Così fonti di Palazzo Chigi, che evidenziano come l’intesa sia stata trovata grazie «ad una trattativa ad alti livelli». L’intesa, che non contiene più il riferimento alle ong voluto inizialmente da Berlino, «è una buona cosa, un risultato importante, un successo per l’Italia», ha aggiunto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Eravamo rimasti molto sorpresi, sembrava quasi una provocazione, ma siamo riusciti a trovare un’intesa ed è un risultato molto positivo per l’Italia. Quando l’Europa decide – ha aggiunto il ministro – deve tenere conto delle istanze di tutti».

Via libera al Regolamento

L’accordo rappresenta «una svolta storica» anche secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz. L’entrata in vigore del regolamento destinato a organizzare una risposta europea a fronte di un massiccio afflusso di migranti «limiterà efficacemente la migrazione irregolare in Europa e alleggerirà durevolmente stati come la Germania», ha aggiunto Scholz. Nel testo del Regolamento sulle situazioni di crisi in materia di migranti è sparito il riferimento alle ong che era stato inserito la scorsa settimana e che aveva causato lo stallo nei negoziati. A rendere possibile l’accordo di oggi è stata dunque l’intesa raggiunta da Italia e Germania, con il passo indietro di Berlino rispetto alla riunione del Consiglio Ue Affari interni della settimana scorsa e dunque col ritorno al testo approvato a luglio dagli Stati membri, inclusa l’Italia. A differenza di luglio, non hanno sostenuto l’accordo solo la Polonia e l’Ungheria (contrarie), Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria (astenute). L’approvazione di oggi del mandato del Consiglio Ue sul Regolamento sulle situazioni di crisi, il principale ostacolo all’avvio dei negoziati finali sul Patto Ue sulla migrazione e l’asilo, permetterà l’inizio dei triloghi con il Parlamento europeo.

Ricollocamenti e contributi

Il testo del Regolamento definisce il quadro d’azione per gli Stati nell’affrontare scenari di difficoltà e crisi, adeguando alcune regole, come quelle relative alla registrazione delle domande di asilo o alla procedura di asilo alla frontiera, e dando ai Paesi sotto pressione la possibilità di richiedere misure di solidarietà e sostegno all’Ue e ai suoi Stati membri. Nello specifico, «in una situazione di crisi o di forza maggiore, gli Stati membri possono essere autorizzati ad applicare norme specifiche riguardanti la procedura di asilo e di ritorni. In questo senso, tra le altre misure, la registrazione delle domande di protezione internazionale può essere completata entro quattro settimane dalla loro presentazione, alleggerendo il carico sulle sovraccariche amministrazioni nazionali». Per quanto riguarda la richiesta di sostegno e solidarietà, «uno Stato membro che si trova ad affrontare una situazione di crisi può richiedere contributi di solidarietà ad altri Paesi dell’Ue». Tali contributi possono essere in tre modalità. La prima consiste nel «ricollocamento dei richiedenti asilo o beneficiari di protezione internazionale dallo Stato membro in situazione di crisi verso gli Stati membri che danno supporto». La seconda riguarda le «compensazioni di responsabilità, cioè lo Stato membro che dà sostegno si assume la responsabilità di esaminare le richieste di asilo con l’obiettivo di alleviare lo Stato membro che si trova in una situazione di crisi». La terza modalità prevede «i contributi finanziari o misure alternative di solidarietà».

Nordio: Governo farà ricorso per caso di Catania

«Nessuno vuole ripetere gli anni quasi “di piombo” di conflitto tra politica e magistratura. Non mi pare ci sia in atto uno scontro istituzionale o che le espressioni della presidenza del Consiglio abbiano come oggetto uno scontro istituzionale», ha detto intanto il ministro della Giustizia Carlo Nordio rispondendo al question time alla Camera. Il governo presenterà comunque un ricorso in Cassazione per impugnare la decisione del giudice di Catania Iolanda Apostolico, dopo le polemiche sulla sua decisione di non convalidare il trattenimento di tre migranti nel Centro di Pozzallo. «Abbiamo esaminato il provvedimento con attenzione, e abbiamo trovato criticità, soprattutto nell’interpretazione di alcune norme che sono complesse», ha spiegato il Guardasigilli. Si tratta, ha concluso Nordio, di un «problema tecnico che non mette in discussione l’autonomia e l’indipendenza» dei magistrati, «il resto fa parte delle modalità di dialettica politica». «È una situazione complessa, molto più di quanto possa essere riassunto nella polemica politica che ha connotati effervescenti. La stessa magistratura non ha usato espressioni non proprio pacifiste», ha concluso il ministro della Giustizia.

4 Ottobre 2023
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