Rudi Garcia: a Napoli la fiducia è già a tempo

Napoli in crisi? Garcia sotto esame? Risposte vere non ce ne sono, perchè se è vero che il Napoli campione d’Italia non gioca male, è vero pure che i risultati non arrivano (squadra settima ad 8 punti, a -7 dall’Inter)  e la piazza campana (ma soprattutto lo spogliatoio partenopeo) mormora. E mormora parecchio, tanto che sui social è sempre trending topic l’hastag #garciaout. E non siamo nemmeno alla sesta giornata di campionato.

Garcia, a Napoli fiducia a tempo da ADL

Potrà raddrizzarsi questa barca? In realtà, appunto, se Osimenh a Bologna ha sbagliato un calcio di rigore non può dirsi essere colpa di Rudi Garcia. E nemmeno se il georgiano K’varatskhelia ha perso la via della porta non può essere tutta colpa del tecnico francese. Ma tant’è. Tutti e due, sostituiti nel secondo tempo al Dall’Ara di Bologna, hanno accompagnato l’uscita dal campo da plateali gesti di protesta contro il tecnico (fattoper cui il nigeriano, il giorno dopo, si è scusato con lo spogliatoio). Ma intanto il malumore verso Garcia si accumula.

Domenica sera il presidente De Laurentiis, con un tweet furbo, ha scritto “Il Napoli riparte da Bologna. Bravi tutti”. Un modo per dare un segnale di unità all’ambiente e anche di sostegno all’allenatore. La stessa cosa, in altri tempi, fece con Carlo Ancelotti, che però fu esonerato due settimane dopo. A che punto è dunque la “cottura” di Rudi Garcia? Facile predirlo. Ciò che il presidente del Napoli reputa imprescindibile è la qualificazione Champions, che nell’annata di Ancelotti sfumò nonostante il siluramento del tecnico e la sua sostituzione con Gattuso (il quale mancò la qualificazione all’ultima giornata contro il Verona). .

Uno scenario impensabile oggi. Per cui la coperta di Garcia è divenuta improvvisamente corta. Perché ci sono quattro partite prima della sosta di ottobre per le nazionali. E nei tre match contro Udinese, Lecce e Fiorentina, il Napoli deve vincere e recuperare posizioni in classifica,  facendo anche risultato contro il Real Madrid di Ancelotti, per mantenere un cammino che assicuri la qualificazione agli ottavi della Champions. Fuori da questo tracciato, la permanenza di Garcia sulla panchina del Napoli diventa davvero un azzardo.