Italia-Cina
7:02 pm, 4 Settembre 23 calendario

Via della Seta archiviata, ora si parla di partenariato strategico con la Cina

Di: Redazione Metronews
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«Il partenariato strategico è molto più importante della Via della Seta». con queste parole il ministro degli Esteri, Antonio Tajani a Pechino archivia, come annunciato, il memorandum sottoscritto nel 2019 dall’ora premier Conte. «I risultati dell’accordo Via della seta sono stati più lusinghieri per la Francia e la Germania rispetto all’Italia che non fanno parte dell’intesa. Il Parlamento dovrà dire la sua e poi decideremo al momento giusto» ha spiegato Tajani, ma la road map per l’uscita dal memorandum era già stata tracciata un mese fa dalla premier Giorgia Meloni durante i suoi colloqui con Biden negli Usa.  Il cosiddetto partenariato strategico era stato lanciato da Silvio Berlusconi nel 2004 ed ora indicherebbe una traccia.

Reazione soft della Cina

La reazione cinese è soft. «L’antica Via della Seta è stata un esempio di inclusività ed esplorò una via di convivenza. Cina e Italia devono ereditare lo spirito della Via della Seta e far dialogare la parte occidentale e orientale, superando lo scontro di civiltà»  ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, nel suo intervento all’11ma sessione del comitato governativo Italia-Cina. E a differenza del suo collega italiano ha sottolineato gli aspetti positivi: «La cooperazione con l’Italia nell’ambito della nuova Via della Seta è stata ricca di risultati negli ultimi 5 anni, l’interscambio commerciale è arrivato a 80 miliardi di dollari da 50 miliardi e l’export italiano verso la Cina è aumentato del 30%». Roma dal canto suo aveva sottolineato come nei quattro anni e mezzo dalla firma del memorandum il deficit commerciale dell’Italia a favore della Cina non sia stato pareggiato ma sia anzi raddoppiato. «Credo che l’attenzione e l’apprezzamento per il prodotto italiano, indipendentemente dalla decisione» che si prenderà sul memorandum sulla Via della Seta, «non cambierà- prosegue Tajani -Certamente, mentre stiamo valutando la partecipazione alla Via della Seta, vogliamo rafforzare l’accordo di cooperazione rafforzata. Quindi continueremo a lavorare con la Cina dal punto di vista economico, industriale e commerciale. E anche i prodotti di lusso italiani credo che continueranno ad avere grande spazio nel mercato cinese».

Mattarella in Cina nel 2024

La nuova intesa e i buoni rapporti saranno suggellati da una visita del presidente Mattarella  in Cina il prossimo anno, probabilmente già nei primi giorni di gennaio in occasione dei 700 anni dalla morte di Marco Polo. Tajani ha anche confermato le visite nel prossimo futuro della presidente Meloni, e di Daniela Santanché e Annamaria Bernini, ministre rispettivamente del Turismo e dell’Università. Tajani ha riferito inoltre di aver incoraggiato Wang ad utilizzare l’influenza della Cina a favore di una pace giusta in Ucraina.

 

4 Settembre 2023
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