Clima
5:27 pm, 16 Agosto 23 calendario

Nuovi ecosistemi si possono creare da uno scioglimento dei ghiacci

Di: Redazione Metronews
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I cambiamenti climatici causati dall’attività umana in uno scenario ad alte emissioni potrebbero dimezzare l’area coperta dai ghiacciai – non contando le calotte glaciali dell’Antartide e della Groenlandia – entro la fine del secolo.

E’ quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su Nature. Questo ritiro potrebbe creare nuovi ecosistemi che coprirebbero un’area compresa tra le dimensioni del Nepal e della Finlandia entro il 2100.

Come noto, una delle conseguenze del cambiamento climatico causato dall’uomo è il restringimento dei ghiacciai, che provoca un rapido spostamento ecologico man mano che nuovi ecosistemi si sviluppano nei luoghi lasciati liberi dai ghiacci. Tuttavia, mancavano fino ad ora analisi di questo cambiamento su scala globale.

Lo studio

Jean-Baptiste Bosson, delle Rèserves Naturelles Nationales de Haute-Savoie (Francia) e i suoi colleghi hanno utilizzato un modello predittivo della evoluzione globale dei ghiacciai per esaminare la possibile evoluzione nel ventunesimo secolo di 650.000 chilometri quadrati di ghiacciai situati al di fuori delle calotte glaciali dell’Antartide e della Groenlandia.

I contorni dei ghiacciai, i modelli digitali di elevazione del terreno subglaciale e i dati climatici sono stati utilizzati per prevedere la risposta di ogni singolo ghiacciaio agli scenari climatici fino al 2100. Inoltre, il modello è stato usato per prevedere le caratteristiche degli ecosistemi emergenti nelle aree deglaciate.

Questa modellazione prevede che la deglaciazione avverrà a un ritmo simile indipendentemente dallo scenario climatico fino al 2040, dopodichè le stime divergono a seconda della gravità del rilascio di emissioni. In uno scenario ad alte emissioni – in cui le emissioni globali di gas serra triplicheranno entro il 2075 – circa la metà dell’area glaciale del 2020 potrebbe andare persa entro il 2100.

Tuttavia, questo fenomeno potrebbe essere frenato da uno scenario a basse emissioni – in cui l’azzeramento netto è raggiunto da 2050 – che ridurrebbe tale perdita a circa il 22 per cento. Si prevede che la deglaciazione esporrà un’area di terra compresa all’incirca tra le dimensioni del Nepal (149.000 55.000 km2) e della Finlandia (339.000 99.000 km2) entro la fine del secolo, e gli habitat che ne risulteranno saranno per il 78 per cento terrestri, per il 14 per cento marini e per l’8 per cento di acqua dolce. Queste aree potrebbero fornire rifugio a specie adattate al freddo, spinte lì dall’innalzamento delle temperature nei loro luoghi di origine.

Gli autori sostengono che, oltre a limitare la deglaciazione, le risorse e l’attenzione del mondo dovrebbero essere dedicate anche alla protezione di questi ecosistemi di recente formazione per garantire il loro futuro.

16 Agosto 2023 ( modificato il 13 Settembre 2023 | 22:55 )
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