Inter contro Psg con la nuova seconda maglia: una rievocazione storica

Domani, martedì 1 agosto, alle 12 (Sky e DAZN), l’Inter scende nuovamente in campo in amichevole. Stavolta, dopo l’1-1 contro l’Al Nassr di Brozovic e Cristiano Rolando, avversario sarà il Psg di Skriniar. La novità è che i nerazzurri scenderanno in campo con la nuova seconda maglia, quella da trasferta (Dimarco nella foto www.inter.it).

Inter, la nuova seconda maglia come quella del 1958 e del 1964

Nuova certamente, e firmata dalla Nike, ma non nuovissima: nel senso che la maglia, bianca e con la banda obliqua nerazzurra, riecheggia una maglia storica, quella da trasferta della stagione 1963-64. La indossò la Beneamata nella semifinale di Coppa dei Campioni persa 3-1 contro il Liverpool, nell’anno della rimonta nella gara di ritorno e della finale vinta contro il Real Madrid. Non solo. Come ricorda Bruno Longhi su Twitter, «fu nel 1958 che l’ @Inter  adottò per la prima volta la maglia con banda trasversale stile-River-Plate.Erano i tempi del record di #AntonioAngelillo». La maglia, spiega una nota della società sul sito, si chiama «Never Away, perché in nessun luogo siamo davvero in trasferta: non importa quanti chilometri tu debba percorrere, la casa dell’Inter è il mondo; ovunque andrai, troverai un punto in cui il nero si fonde con l’azzurro perché il nostro DNA è internazionale».

Contro il Psg ancora senza Sommer. La pista Balogun è calda

Contro il Psg di Luis Enrique e di Skriniar, Inzaghi manderà in campo i suoi senza aver sciolto la questione del portiere: una casella che, dopo la cessione di Onana e la separazione da Handanovic, rimane vuota, eccezion fatta per il giovane figlio di Stankovic. L’acquisto di Sommer dal Bayern (anche lui in Giappone in tournée, fra l’altro) è dato unanimemente per certo, ma non si è ancora concluso ufficialmente. E accanto a quella del portiere c’è da risolvere la questione dell’attaccante supplementare: il Tucu Correa è in bilico, in attesa di offerte interessanti, mentre è caldisisma la pista che porta a Folarin Balogun, americano dell’Arsenal.