Omicidio Ceschin, quattro arresti tra cui l’ex marito

TREVISO Quattro arresti per l’omicidio di Margherita Ceschin, la 72enne rinvenuta cadavere lo scorso 24 giugno nella propria abitazione di Conegliano, provincia di Treviso. Tra le persone finite in manette il presunto mandante del delitto, l’ex marito di 80 anni che avrebbe agito in concorso con una 32enne di origini dominicane e di due connazionali della donna, un 38enne ed un 41enne, quest’ultimo trovato dai carabinieri anche in possesso di circa tre etti di cocaina.

La doppia pista sull’omicidio Ceschin

Le ipotesi al vaglio degli investigatori hanno seguito una doppia pista: la prima quella che ipotizzava che all’origine della tragica vicenda vi fosse un’incursione predatoria nell’abitazione della vittima e l’altra si snodava nell’ambito di un delitto maturato in un contesto più strettamente amicale o familiare della donna.

Secondo gli investigatori il movente del gravissimo delitto sarebbe da individuare “nei profili economici connessi con la pratica di divorzio tra i due coniugi, aggravati dal rancore nutrito nei confronti della Ceschin dall’ex-marito”.

I fermati sono stati rintracciati nel trevigiano e non hanno opposto resistenza ai carabinieri che, al termine delle formalità di rito, li hanno condotti presso le Case Circondariali di Treviso e Venezia.

L’autopsia stabilì che si trattava di omicidio

La donna di 72 anni era stata trovata senza vita sul divano della sua casa di via XXVIII Aprile a Conegliano. Stando a quanto emerso dall’autopsia effettuata dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli, sarebbe stata prima stordita con un colpo alla testa e poi soffocata mentre era stesa sul divano.

L’assassino si sarebbe accanito sul corpo dell’anziana colpendola con violenza al torace.

Malgrado non ci fossero segni di effrazione e la porta d’ingresso fosse chiusa dall’interno, la camera da letto e il salone dell’appartamento dove viveva la Ceschin erano stati messi a soqquadro.

Il giorno dell’assassinio di Margherita Ceschin

L’anziana avrebbe dovuto raggiungere alcune amiche per la cena, la sera in cui è stata assassinata. Ma a quell’appuntamento non si presentò. Le amiche cercarono di contattarla telefonicamente ma non ricevendo alcuna risposta avevano cercato la figlia della donna. Che, solo grazie all’aiuto di un vicino, era riuscita ad entrare nella casa trovando la madre seduta sul divano. A nulla è valso l’intervento del personale del 118 che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.