Tunisia
3:36 pm, 6 Giugno 23 calendario

Meloni in Tunisia punta su investimenti e controllo dei migranti

Di: Redazione Metronews
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E’ terminato dopo circa un’ora e 45 minuti il colloquio al Palazzo di Cartagine, nella capitale tunisina, tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente della Repubblica di Tunisia, Kaies Saied. Meloni era stata accolta stamane all’aeroporto di Tunisi-Cartagine dalla prima ministra tunisina, Najla Bouden Ramadam (nella foto Lapresse) con la quale aveva avuto un colloquio più lungo del previsto.
L’incontro è stato definito dalla presidente del Consiglio “lungo e proficuo”.  All’arrivo a Palazzo di Cartagine, sede dell’amministrazione presidenziale, il presidente Saied l’ha accolta affermando: «Lei è una donna che dice a voce alta quello che gli altri pensano». Fonti italiane riferiscono inoltre di «un buon feeling» tra i due leader, testimoniato anche dal fatto che i colloqui si sono prolungati oltre l’incontro bilaterale ufficiale per uno scambio di punti di vista davanti a un caffè.

Al centro i flussi migratori

La presidente del Consiglio ha chiesto riforme istituzionali e controllo delle migrazioni in cambio di appoggio con il FMI, aiuti allo sviluppo, quote di ingressi legali, investimenti energetici. I temi al centro della visita, delicatissimi e interconnessi, hanno riguardato il controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo e la grave emergenza economica e sociale della Tunisia.

La stabilizzazione della Tunisia, ha detto in più occasioni Meloni, è necessaria per contenere i flussi di migranti. Il presidente Saied ha accentrato su di sé la gran parte dei poteri  in una svolta autoritaria. Alle ultime elezioni l’affluenza è stata attorno all’11%, perché l’opposizione ha boicottato il voto. L’inflazione è a due cifre, la disoccupazione oltre il 16%, il debito pubblico è esploso e l’economia stagna: la Banca Mondiale colloca la Tunisia in una situazione simile a quella del Libano, non lontana dalla bancarotta. Il Fondo Monetario Internazionale si dice pronto a stanziare aiuti per 1,9 miliardi di dollari, una somma già probabilmente insufficiente a sedare la crisi. Meloni ha confermato a Saied lo sforzo dell’Italia nel sostenere un accordo con l’FMI e ha parlato oggi di un “sostegno a 360 per il bilancio e lo sviluppo”. La presidente del Consiglio ha anche ipotizzato una conferenza internazionale a Roma per discutere di progetti di sviluppo.

«Noi abbiamo portato avanti un’azione di sostegno alla Tunisia nei negoziati con il Fondo Monetario Internazionale, sia a livello di Unione europea sia diG7, con un approccio pragmatico, perché pragmatico deve essere l’approccio, chiaramente tenendo in considerazione le regole di funzionamento del Fondo».«Anche a livello di Ue l’Italia si è fatta portavoce di un approccio concreto per aumentare il sostegno alla Tunisia sia nel contrasto alla tratta di esseri umani e all’immigrazione illegale, ma anche per un pacchetto di sostegno integrato, di finanziamenti e di opportunità importanti a cui sta lavorando Bruxelles. Sono molto grata alla Commissione europea – ribadito Meloni – Per accelerare l’attuazione di questo pacchetto dell’Ue ho dato al presidente Saied la mia disponibilità a tornare presto qui in Tunisia anche insieme alla presidente Ursula von der Leyen».

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6 Giugno 2023 ( modificato il 7 Giugno 2023 | 9:42 )
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