Milano
3:44 pm, 25 Maggio 23 calendario
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Pestaggio della trans, la Procura indaga sui 4 agenti

Di: Redazione Metronews
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Non accenna a diminuire la bufera scatenatasi dopo la diffusione del filmato del pestaggio della transessuale brasiliana da parte di quattro poliziotti locali in via Sarfatti. Mentre sono state smentite le voci secondo le quali la trans stesse infastidendo i bambini della scuola elementare, oggi la Procura ha fatto sapere che sta raccogliendo le testimonianze e altri elementi per avere un quadro preciso e poi procedere, dopo aver valutato le diverse responsabilità di ciascuno, alle iscrizioni nel registro degli indagati di chi tra i 4 vigili  ha partecipato concretamente all’aggressione. Tuttavia, se la 34enne non sporgerà formale querela entro 90 giorni, la Procura dovrà chiudere l’inchiesta dichiarando l’improcedibilità. Sono le nuove regole dettate dalla riforma Cartabia e con le quali la magistratura deve fare i conti.

Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il Procuratore Marcello Viola hanno ricevuto tre relazioni su quanto accaduto: una del comandante della polizia locale, Marco Ciacci, col quale oggi hanno avuto una riunione operativa; una dell’agente che ieri mattina si trovava nei pressi del parco Trotter e che ha avvertito, dando l’allarme, i colleghi della presenza di una donna molesta (si sta verificando se ha chiamato anche un’altra persona), e una degli stessi agenti poi filmati.

I pm stanno anche acquisendo tutti i video delle telecamere di sorveglianza delle diverse zone della città in cui si è svolta la vicenda e che si aggiungono a quelli già analizzati, e si stanno identificando altri possibili testimoni. Gli investigatori hanno raccolto le deposizioni di alcuni, tra cui un operatore dell’Amsa che si trovava al parco Trotter.

Infine si sta rintracciando la 41enne, che è senza fissa dimora, per poi sentirla. Il consolato del Brasile le avrebbe garantito assistenza legale. Una volta raccolti tutti gli elementi la magistratura procederà a valutare le posizioni di ciascuno dei vigili e per poi decidere chi indagare. Al momento il fascicolo per lesioni aggravate dall’abuso della funzione pubblica è ancora a carico di ignoti.

Sala: «Il problema è il disagio»

E della vicenda è tornato a parlare anche il sindaco Beppe Sala: «I sindacati come sempre saranno spaccati, ma quello che bisogna fare adesso è evitare la spaccatura tra sindacati e le parti politiche», ha dichiarato. Per Sala «il tema vero è che nelle città del mondo c’è tanto disagio in giro, tante persone poco equilibrate e tante situazioni delicate. Questa – ha aggiunto – è una questione di cui si parla poco, si parla tanto di immigrazione e poco di quante persone problematiche ci sono in giro per la città. Poi a volte si vedono i risultati, ma è qualcosa che va affrontato e su cui i sindaci delle grandi citta’ del mondo sono consapevoli».

Il sindaco ha poi invocato l’intervento dello Stato, «perché è un problema che sta crescendo e che tocchiamo con mano». Sala ha inoltre smentito la mancanza di preparazione degli agenti «La formazione degli agenti è stata fatta perché un agente sa che di fronte a situazioni particolari a rischio di violenza deve e può colpire agli arti e non al corpo e alla testa, questo è evidente».

Impossibile licenziare i poliziotti, per ora

Infine ha risposto a chi invocava il licenziamento immediato per i quattro agenti, che nel frattempo sono stati spostati a servizi interni e non sono su strada. «Ci sono indagini in corso quindi io non mi sento di dire altro, se non a tutti quelli che scrivono ‘licenziateli’ dico che le cose non funzionano così. Vanno fatti dei passi formali altrimenti qualunque atto sarebbe inefficace. Ci sono regole e procedure da rispettare quindi noi stiamo esattamente facendo questo», ha aggiunto.

Il sindacato Sulpl difende i vigili

E della vicenda è tornato a parlare anche il sindacato Sulpl, da subito in prima linea nella difesa dei 4 agenti, insieme al parlamentare di FdI Riccardo De Corato e a tutta la minoranza di centrodestra a palazzo Marino. Per il segretario Daniele Vincini, gli agenti che sono sulla strada «fanno tutti i corsi di formazione, hanno utilizzato gli strumenti che avevano poi, nella concitazione, e sotto l’effetto adrenalinico, qualcosa può essere sfuggito, però non sono stati colpi tirati per fare male».

Il tweet pro agenti di De Corato

«Colpi mirati a prendere l’attenzione del soggetto»

«Questo mi preme dirlo», ha continuato Vincini, «perché c’è stata prognosi zero» per la persona colpita «ma chi ha avuto problemi fisici, soprattutto per il discorso legato agli infortuni biologici perché questo soggetto gridava di essere sieropositivo. Sono i miei colleghi che dovranno fare tutte le procedure mediche per vedere se hanno contratto una malattia di questa portata». «Il colpo alla testa è uno, se li guardate bene sono tutti colpi, era meglio che non ci fossero, ma erano indirizzati solo a prendere l’attenzione, non ci poteva essere contatto fisico», ha sottolineato.

Due erano agenti neoassunti e due veterani

Infine Vincini ha svelato che dei quattro agenti coinvolti, «due erano nuovi assunti e due pluridecorati. Quello che è intervenuto nel modo più plateale (con lo spray al peperoncino, ndr) è un istruttore tecnico operativo, è quello che ha preso i calci quando è andato per aiutarla. Questi sono pluridecorati, hanno salvato persone da suicidi e infarti». «Si sono trovati in questa situazione e hanno fatto il possibile – ha poi concluso Vincini – facile parlare dietro a una scrivania».

25 Maggio 2023
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