Lo Stato Sociale
12:01 am, 6 Maggio 23 calendario
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Lo Stato Sociale: Futuro? Figlio di un viscido presente

Di: Orietta Cicchinelli
Lo Stato Sociale
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I Fantastici 5 de Lo Stato Sociale presentano a Metro il nuovo album “Stupido Sexy Futuro” e raccontano di sogni, disillusioni e progetti.

Il titolo potrebbe trarre in inganno, ma “Stupido sexy Futuro” non è un album progettuale. Non è un album che dispensa consigli o previsioni sul domani o sul dopo. Non è un album sermone di concetti vuoti e di frasi fatte. Non è un album con andamento lento, anzi… È rock a tutto spiano, pieno di vita, irriverente e ironico quanto basta, dove il brano “La musica degli sfigati” (una perla!) fa da degno apripista.

Sì, perché i Fantastici 5 ragazzi de Lo Stato Sociale sono tornati, più vivi e agguerriti che mai, a sei anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio. Bentornati, dunque, Alberto Cazzola,
Lodovico Guenzi, Alberto Guidetti, Enrico Roberto e Francesco Draicchio, pronti a cantare, urlare le loro canzoni che (si augurano) non “rompano i c……i”, a colpi di citazioni che rimandano al pop melodico (“sai la gente è strana” ricordano nella scoppiettante “Ops l’ho detto”), e autocitazioni (in “Che benessere”). Perché la musica va “fatta con amore” o anche “col culo” ma “senza essere volgare”. Insomma una musica vera “senza voler arrivare primi tra gli scemi”!

Lo Stato Sociale una rentrée degna di voi! Come definireste “Stupido Sexy Futuro”?

«Un disco che torna a fare della rumba, un lavoro solido, massiccio. Sicuramente attraente e ha connotati anche spiacevoli, perché figlio di un presente che non ce l’ha fatta! Uno vorrebbe andarci nel futuro, ma se queste sono le premesse… Tuttavia una speranza c’è. Noi non siamo mai chiusi in noi stessi: il periodo è quello che è tra cambiamento climatici, la guerra in Europa, ma noi vogliamo creare aggregazione e non rinunciamo a guardare avanti con un filo di speranza!».

Una parola sulle collaborazioni, le tre feat contenute nell’album, con Mobrici, Naska, Vasco Brondi…
«Tutte nate da amicizie o da conoscenze o affinità elettive come Naska, rapper bolognese, più giovane di noi di 15 anni. Con lui abbiamo giocato in casa. E, poi, non avevamo necessità di trovare gente per fare mega ascolti. Noi puntiamo sempre su artisti aperti mentalmente anche al passato! Non solo trap. E non è facile trovarli».

Siete rimasti i ragazzi ribelli del 2009…

Ma dopo Sanremo qualcosa è cambiato? Ci tornereste?
«Le cose da Sanremo sono cambiate: abbiamo fatto tutti un grande lavoro per ritrovarci e tornare a lavorare insieme più ricchi di prima, portando ognuno il nostro mondo. Sanremo? Basta! Già ne abbiamo fatti due volte: uno di troppo! E, poi, noi Lo Stato Sociale è in perenne esplorazione artistica. Ma se ci proponessero la direzione artistica del Festival, non diremmo no! Sarebbe la prima direzione artistica a cinque».

Nel brano “Pompa il debito” fate i nomi, come Rino Gaetano in “Nuntereggae Più”. Quanto vi ha ispirato?
«Siamo difficilmente riproducibili: siamo in cinque e ognuno con la sua poetica, è vero, ma sicuramente Rino ci ha influenzati. Siamo ottimi ladri e ci piacciono un casino un sacco di cose. E, poi, dei riferimenti, come in questo caso, capitano senza farlo scientemente».

Come nascono le vostre canzoni?

«È tutto strano e caotico il processo creativo di partenza, a volte, ci mettiamo a tavolino e ne discutiamo insieme. Ma il momento iniziale, la genesi testuale o musicale, è privata anche se condividiamo poi subito tutto. Non c’è una regola però».

Avete una “figlia prediletta” in questo disco?
«Boh, forse “Vita di M3rda 4ever”, dove ci sono un sacco di parolacce. Un pezzo che non andrà in radio e ben rappresenta il titolo dell’album che parla di disillusione. Brano molto rappresentativo anche dal punto di vista musicale».

Chi sono le vostre muse? I vostri totem?
«Allora sul fronte italiano: Enzo Jannacci, Franco Battiato, Fabrizio De André e I Camilla, sicuramente».

Progetti?
«Suonare in Messico: avevamo questa idea e i biglietti già in tasca, ma il Covid ci ha distrutto il piano: un bel sogno svanito per la pandemia. Ma ci rifaremo!».

6 Maggio 2023 ( modificato il 5 Maggio 2023 | 14:25 )
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