Trentino
11:09 am, 12 Aprile 23 calendario

È JJ4 l’orsa che ha ucciso il runner, aveva già aggredito. Aperta la caccia

Di: Redazione Metronews
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È JJ4 l’orsa che ha ucciso il runner, e aveva già aggredito.

JJ4 mercoledì scorso ha ferito mortalmente il runner trentino Andrea Papi nei boschi di Caldes in Trentino. La conferma è arrivata dalla Procura della Repubblica di Trento a seguito delle analisi genetiche effettuate nei laboratori della Fondazione Edmund Mach.

JJ4 l’orsa che ha ucciso

L’orsa JJ4 ha 17 anni ed è figlia di Joze e Jurka provenienti dalla Slovenia. Nei confronti di JJ4 la Provincia Autonoma di Trento aveva chiesto l’abbattimento ma l’ordinanza era stata annullata dal Tar. Il provvedimento era scattato perchè il 22 giugno 2020, l’orsa aveva aggredito padre e figlio sul pendici del monte Peller, zona nota per essere popolata da molti orsi.

Sono ufficialmente già iniziate le ricerche dell’animale. Da quando è stato reso noto il nome in codice del plantigrado, la forestale trentina ha intensificato le operazioni di monitoraggio su tutta l’area de monte Peller. Si tratta di attività non facili perchè, seppur JJ4 abbia il radiocollare essendo un’orsa nota, la zona del Peller è quasi completamente senza copertura Gsm.

Tutti i plantigradi nati da Joze, JJ4, MJ5 e KJ2 sono ritenuti responsabili di almeno il 50% degli attacchi avvenuti in Trentino.

Pichetto Fratin

“La parte di tavolo tecnico” per la gestione dell’orso “dovrà essere una valutazione innanzitutto scientifica. A discesa della valutazione scientifica credo che si debba davvero avere il più ampio bagaglio di opinioni per valutare le decisioni che possono essere prese”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto a margine della Conferenza Stampa per le Celebrazioni della 53ma Giornata Mondiale della Terra, presso United Nations Development Programme a Roma, rispondendo ad una domanda sull’eventuale coinvolgimento delle associazioni al tavolo. Ieri, a conclusione dell’incontro del ministro con il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il Mase ha annunciato in una nota un “tavolo di confronto tecnico tra il Ministero dell’Ambiente – che su delega del ministro Pichetto sarà rappresentato dal sottosegretario Barbaro – Ispra, Regione e Provincia Autonoma di Trento, al fine di valutare in tempi celeri ogni azione utile a proseguire l’originario progetto di reintroduzione dell’orso nell’arco Alpino, intervenendo sulle criticità che nel tempo si sono verificate”.

Gli animalisti: “Invece di abbattere servono soluzioni alternative”

«L’orso coinvolto nell’incidente che ha causato la vita di Andrea Papi non è MJ5, come aveva ipotizzato dalla Provincia autonoma di Trento, ma JJ4, una femmina di 17 anni. Alla luce dell’identificazione basata sull’analisi del Dna, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) chiede che, invece di ricorrere alla cattura e all’abbattimento, si trovi una soluzione alternativa per un esemplare che forse voleva solo difendere i suoi cuccioli», dice l’Oipa. «I piccoli di orso – prosegue – rimangono accanto alla mamma da uno a due anni, quindi non si può escludere che JJ4 sia andata all’attacco sulla base del suo istinto di madre. Se il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ogni volta che si è verificato un incidente a carico di escursionisti non fosse ricorso a ordinanze ispirate all’occhio per occhio, dente per dente, ma avesse regolamentato l’accesso nelle aree a rischio e attuato idonei protocolli, probabilmente quel che è accaduto al runner non si sarebbe verificato».

“Alla famiglia di Andrea Papi, di cui oggi si celebrano i funerali, va tutta la nostra solidarietà, che non può lenire un dolore immenso. Ma diciamo no a vendette e rappresaglie contro gli animali, no ad abbattimenti e deportazioni degli orsi decise sull’ondata emotiva di una terribile tragedia e nel clima surriscaldato della campagna elettorale per le provinciali”, afferma la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, che raggruppa – oltre alle fondatrici Enpa, Lav, Leidaa, Lndc e Oipa – circa ottanta organizzazioni italiane di protezione animale e ha chiesto al ministro dell’Ambiente di partecipare al “tavolo di confronto tecnico” istituito ieri con Ispra e Provincia di Trento, per valutare come “proseguire l’originario progetto di reintroduzione dell’orso nell’arco Alpino, intervenendo sulle criticità che nel tempo si sono verificate”.

La Lega Anti Vivisezione (Lav Italia) si è proposta di portare in salvo JJ4. La Lav ha già ufficializzato la proposta al governatore del Trentino, Maurizio Fugatti che ha già firmato l’ordinanza di abbattimento dell’esemplare. La Lav riferisce di aver trovato un luogo sicuro dove portare JJ4 ed evitarle così l’uccisione. Si tratta di un rifugio che si è già reso disponibile ad accogliere immediatamente l’orsa. La Lav ha già ufficializzato formalmente la proposta con una lettera inviata al Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Fugatti e al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin chiedendo di sospendere con urgenza l’ordine di ucciderla e mettendosi a disposizione immediatamente per le operazioni di trasferimento del plantigrado.

12 Aprile 2023
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