Scacchi
5:45 pm, 5 Aprile 23 calendario
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Bertagnolli, arbitro italiano alla finale Liren-Nepomniachtchi

Di: Redazione Metronews
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Mancano ormai pochi giorni all’apertura del sipario dei campionati del mondo di scacchi (7 aprile-1 maggio) che eleggeranno il successore del norvegese Magnus Carlsen, 10 anni sul trono, prima della decisione di abdicare lo scorso luglio. A giocarsi il prestigioso titolo sono il numero 2 e il numero 3 delle classifiche attuali, il russo Ian Nepomniachtchi (a sinistra nella foto Lapresse proprio mentre sfida Carlsen nel 2021) e il cinese Ding Liren, arrivati rispettivamente in prima e seconda posizione nell’ultimo torneo dei Candidati. Ma ad Astana, in Kazakhstan, sede della disputa, c’è anche un tocco di azzurro. Nella ristretta squadra arbitrale è stato infatti chiamato un “fischietto” italiano, Gerhard Bertagnolli, 46 anni di Bolzano.

Nepomniachtchi a sinistra (Lapresse)

Bertagnolli arbitro di Nepomniachtchi-Liren: come Pierluigi Collina

Bertagnolli, nella vita, è responsabile dell’assistenza tecnica in una ditta informatica. In un’intervista all’AGI non nasconde «di essere emozionato» ma anche consapevole di poter vivere «un’occasione», parole del figlio 15enne che lo ha convinto ad accettare, «che non sai quando potrà ricapitarti». Insomma, un po’ come Pierluigi Collina alla finale dei Mondiali. Bertagnolli nella competizione affiancherà direttamente il serbo Nebojsa Baralic, nominato capo-arbitro. Racconta di essere diventato arbitro «dopo aver raggiunto il titolo di candidato maestro nazionale. Se avessi voluto crescere ancora avrei dovuto investire veramente tanta energia perché probabilmente la mia forza di gioco non era e non è tale da farmi fare ulteriori passi. Mi sono chiesto: ma davvero voglio impiegare tutto questo tempo, forse, per diventare per forza un maestro nazionale di scacchi? Ho pensato che forse avrei potuto rimanere in questo mondo, che non volevo perdere, dedicandomi con passione ma facendo anche altro». Così, «nel 2005 ho fatto il corso d’arbitro e da lì è iniziato il mio percorso». Quando è arrivato il messaggio con la richiesta della Fide, «pensavo fosse una specie di barzelletta: “avresti quattro settimane di tempo in questo periodo?” Inizialmente ho anche detto di no». Poi ha cambiato idea, dopo averci pensato bene (e un iniziale diniego perfino della moglie, mentre il figlio lo spingeva ad accettare): anche perché il datore di lavoro «mi ha detto sì».

Cosa fa l’arbitro degli scacchi? Controlla chi va in bagno…

Cosa fate voi arbitri durante queste partite che possono durare anche tante ore? «La prima cosa, sembra banale ma è così, è quella di assicurarsi che non vengano violate le regole del gioco. Sono giocatori fortissimi, in teoria sanno tutto, ma in pratica potrebbero verificarsi fatti poco chiari e dobbiamo essere pronti a intervenire. Poi, ad esempio, controlliamo per quanto possiamo, in caso dovessero andare in bagno, che non ci siano possibilità che raccolgano qualunque segnale dall’esterno».

Scacchi dal vivo e online dopo la pandemia

Bertagnolli, prima della sfida tra Nepomniachtchi e Liren, ha arbitrato anche grandi tornei online. Gli scacchi stanno andando davvero in quella direzione? Cosa accadrà al gioco classico? «Io penso che gli scacchi classici rimarranno e noto come la gente, dopo la pandemia, sia contenta di tornare a giocare dal vivo, nei circoli, a tavolino. Ci sono giocatori nuovi che hanno iniziato online e ora stanno facendo tornei “offline”. Il gioco online continuerà, soprattutto ci saranno molti tornei per i grandi giocatori grazie a sponsor importanti, ma si tornerà a giocare con costanza davanti alla scacchiera. Le olimpiadi di Chennai, in India, ne sono stati una dimostrazione. Una partita a tavolino, poi, dura di più: alla fine ci si confronta con l’avversario, si analizza insieme, magari si va anche a cena fuori con amici che hanno giocato uno stesso torneo. Tutto questo online non lo puoi avere».

Il movimento italiano: uomini e donne

Stanno crescendo anche gli scacchisti in Italia. Continua Bertagnolli: «Faccio solo 3 nomi: Luca Moroni, Lorenzo Lodici, Francesco Sonis. Hanno quasi tutti 2600 punti Elo. Ma anche il nostro numero uno, Daniele Vocaturo, pur non essendo più così giovane, ha dimostrato di essere ancora un avversario duro da battere. E anche nel femminile abbiamo tanti giovani talenti e questa cosa si vede in Nazionale. Nelle ultime Olimpiadi l’Italia ha ben figurato e ha ottime prospettive. Peccato per gli ultimi due turni perchè fino a quel momento era stato un torneo quasi eccezionale battendo anche la Norvegia di Carlsen. I giocatori e le giocatrici stanno migliorando. E questo è merito anche della Federazione e del suo lavoro. Un lavoro che sta aiutando tutti, non solo i giocatori ma anche gli arbitri».

Le regole del match tra Liren e Nepomniachtchi

Il match tra Ian Nepomniachtchi e Ding Liren viene giocato sulla distanza di 14 partite a tempo «lungo» (3 ore e 15 minuti a disposizione di ogni giocatore, + 30 secondi per mossa), e vince chi per primo totalizza 7,5 punti. E’ previsto normalmente un giorno di riposo ogni due di gioco, e l’ultima partita si disputerà quindi il 29 aprile. Nel caso i due contendenti finiscano in parità, il 30 aprile il nuovo Campione del mondo verrà deciso con spareggi Rapid (25 minuti + 10 secondi per mossa) e in caso di ulteriore parità, con partite Blitz (3 minuti + 2 secondi per mossa). Si inizia la domenica di Pasqua, con gli scacchi, da vedere e da giocare, che sono uno dei modi migliore per godersi queste festività.

5 Aprile 2023
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