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7:17 pm, 3 Aprile 23 calendario

L’ex presidente Trump in volo verso New York, massima vigilanza

Di: Redazione Metronews
ex presidente Trump
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L’ex presidente Trump è salito sul velivolo che dall’aeroporto internazionale di Palm Beach, in Florida, lo porterà a New York. Il volo sarà di circa due ore e mezzo. Trump domani è atteso nell’aula del tribunale di Manhattan dove gli verranno letti i capi d’accusa per cui è stato incriminato venerdì dal gran giurì, la giuria popolare di garanzia. Il sindaco di New York, Eric Adams, ha esortato i manifestanti trumpiani a non creare disordini. «Il messaggio è chiaro e semplice – ha detto in un intervento pubblico – New York è la nostra casa non il campetto dove scaricare la rabbia». Adams ha chiesto il «rispetto della legge», e ha promesso che non verrà accettato nessun «atto di vandalismo». La polizia teme scontri e proteste da parte dei sostenitori dell’ex presidente degli Stati Uniti che si stanno già radunando sulla Fifth Avenue, dove si trova la Trump Tower, il grattacielo che ospita la penthouse dell’ex presidente. Un grosso striscione con scritto «Trump 2024» è stato esposto su un lato della strada. Un altro, della stessa dimensione, recita: «Finish the Wall», “Finisci il Muro”, riferimento alla promessa, mai realizzata, di completare il muro al confine con il Messico per fermare l’arrivo dei clandestini.

L’ex presidente nella sua Trump Tower

Dall’arrivo all’aeroporto LaGuardia di New York all’udienza in aula, come primo ex presidente degli Stati Uniti nella storia a essere incriminato: ecco, tra impronte digitali, ipotesi di manette e foto segnaletica, cosa prevedono le prossime ventiquattr’ore per Donald Trump. L’aereo che lo porterà a New York dovrebbe atterrare all’aeroporto LaGuardia, intorno alle 15 (le 21 in Italia). Qui lo attenderà una lunga colonna di auto per la scorta. L’ex presidente, come ha annunciato lui stesso, passerà la notte nella penthouse da cento milioni di dollari nella Trump Tower, sulla Fifth Avenue, nel cuore di Manhattan. La sua residenza, impreziosita da colonne di marmo placcate d’oro a ventiquattro carati, ha una vista panoramica su Central Park e un ascensore interno che lo collega agli uffici della Trump Organization, al 24 piano. L’area è circondata dai blocchi stradali e da poliziotti. Durante la presidenza, i costi della sicurezza per la sola Trump Tower, dove il tycoon è andato di rado, ammontarono a un milione di dollari al giorno.

Tutte le tappe dell’incriminazione

Il trasferimento di Trump è seguito da un imponente apparato di sicurezza che vede in campo il Secret Service, cioè il servizio assegnato a ogni ex presidente, il dipartimento di polizia di New York e i funzionari del tribunale dove il tycoon è atteso domani. Trump verrà condotto in tribunale domani pomeriggio, intorno alle 14 (le 20 in Italia). È probabile che passi prima dall’ufficio del procuratore distrettuale Alvin Bragg, che ha condotto l’inchiesta. Nell’aula del tribunale, probabilmente quella al quindicesimo piano, a Trump verranno letti i circa trenta capi di imputazione e verrà formalmente incriminato. Tutte le udienze e le altre attività previste nell’edificio verranno sospese, prima dell’arrivo di Trump. L’ex presidente verrà preso in consegna dalla squadra coordinata dagli inquirenti e sottoposto alla procedura di registrazione prevista per ogni persona incriminata di un reato. Di sicuro verranno prese le impronte digitali, mentre al momento non è ancora chiaro se gli verrà scattata la foto segnaletica, il cosiddetto “mug shot”, la ripresa frontale e di profilo.

Forse foto segnaletica, ma niente manette

Su questo ci sono opinioni divergenti: alcuni ritengono che sia superfluo, trattandosi di un personaggio famoso, altri ritengono che sia proprio per questo che vada sottoposto allo stesso trattamento di una persona comune. Le autorità sono preoccupate che un’eventuale foto segnaletica possa essere resa pubblica, nonostante nello Stato di New York, da pochi anni, sia considerata una violazione. In genere gli accusati vengono rinchiusi in una cella, in attesa di essere fatti entrare in aula, ma con Trump non succederà. L’ex presidente quasi certamente sarà libero di muoversi. Trump non dovrebbe essere ammanettato, considerando che è sottoposto alle misure di sicurezza garantite a ogni ex presidente. Una volta finita la procedura, in genere un incriminato tornato libero lascia il palazzo del tribunale, passando dal portone principale che si affaccia sulla piazza di Lower Manhattan, dove spesso stazionano giornalisti e troupe televisive, ma è probabile che Trump, a meno che non lo chieda lui stesso, lasci il tribunale passando dai corridoi sul retro, dove lo attenderanno le auto della scorta. L’ex presidente dovrebbe lasciare New York subito, per tornare nella sua residenza, il resort di Mar-a-Lago, Palm Beach, in Florida, dove alle 20,15 (le 2,15 in Italia) farà un discorso, rivolto agli americani.

3 Aprile 2023
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