Fiction
1:48 pm, 1 Marzo 23 calendario
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Da oggi su Rai Gulp la storia di Tamina

Di: Redazione Metronews
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Va in onda da oggi tutti i giorni alle ore 14:10 e alle 19:10 la serie tv “Crush- La storia di Tamina”, una fiction su una ragazza afghana di 13 anni, rifugiata in Italia con la sua famiglia dopo la conquista del potere da parte dei Talebani. La sua passione per il calcio diventa occasione di integrazione e crescita. Lo sport come strumento di integrazione e crescita personale è il tema al centro della serie che racconta la storia di riscatto sociale e personale di Tamina, una ragazza afghana fuggita con la famiglia dal suo Paese e rifugiatasi in Italia al momento del ritorno al potere dei Talebani.

Marinella Soldi: “Una storia di inclusione”

“Quella di Tamina è una storia che parla di inclusione e di accoglienza. Ogni differenza è un arricchimento. Lo sport è uno degli strumenti che fa da collante tra i ragazzi e aiuta a superare le barriere”, così la presidente della Rai Marinella Soldi alla presentazione della serie.

Non solo: Tamina deve affrontare le prepotenze di un gruppo di bulli capeggiato da Frank (Manfredi Orfei Nones), che non vuole farla entrare nella squadra di calcio della scuola. Con la stessa tenacia e determinazione del suo idolo Farkhunda Muhtaj, capitana della nazionale di calcio femminile afghana di cui ha un poster nella sua cameretta, Tamina non si arrende e dopo inciampi, peripezie e ostacoli, riesce a formare una squadra mista di calcio, i “Golden Eagles”, composta dagli “esclusi” della scuola, ragazzi come lei che in un modo o nell’altro sono stati sradicati dalle proprie origini o che per qualche motivo non si sono mai sentiti accettati fino in fondo e sono alla ricerca del proprio posto nel mondo. In questo percorso Tamina scopre anche l’amore, quello per il suo compagno di scuola Roberto (Alessandro Giovanni Cartenì), e stringe nuove amicizie, come quella con Elena (Federica Pala), Marie Jeanne (Nathalie Gabrieli), Jacopo (Filippo Romano), Giorgia (Eleonora Simonelli) e Sabrina (Lucilla Caliciotti).

L’intervista al giovane protagonista

Sedici anni, nato a Napoli ma vive a Vico Equense , Alessandro Giovanni Cartenì frequenta il Liceo Classico ed è un ragazzo molto sportivo: calcio, sci, tennis, sono gli sport che pratica con assiduità.

Come ti sei avvicinato alla recitazione?

“Nel 2017, a scuola, grazie a un laboratorio di teatro. Rispetto agli altri compagni, mi sentivo sempre molto tranquillo, anche sul palco durante gli spettacoli. Ho pensato, quindi, di cominciare a studiare e ho sostenuto un provino per entrare alla scuola La Ribalta, di Castellammare di Stabia, dove ho studiato per quattro anni. Lo scorso anno ho anche frequentato l’Accademia Studio Cinema, a Roma, dove ho avuto l’opportunità di fare lezione con alcuni tra i registi più importanti in questo momento, come Gabriele Muccino, Michelangelo Placido, Stefano Mordini.”

Hai avuto altre esperienze, prima di Crush?

“Ho partecipato a diversi spettacoli teatrali e ho fatto alcune figurazioni speciali, tra cui una davvero per me molto interessante, nel film di Sergio Rubini, I fratelli De Filippo. Poi, un anno fa, sono entrato a far parte del gruppo di attori seguito dalla Black&White Management, e dopo pochi mesi è arrivato il ruolo da protagonista nella serie Crush – La storia di Tamina.

Com’è stata l’esperienza sul set?

Sono stati mesi indimenticabiligrazie ai quali ho capito davverocosa significa lavorare su un set. Ho conosciuto persone meravigliose, che adesso sono diventate fondamentali nella mia vita. Il lavoro mi ha sicuramente responsabilizzato. Il progetto di Tamina resterà unico.”

Qual è il punto di forza di questa fiction?

“Prima di tutto, il messaggio importantissimo dell’accoglienza e dell’inclusione, il confronto con altre culture, l’amicizia come valore fondamentale della vita di ciascuno di noi. Grazie a progetti come quello di Tamina, è possibile parlare con i ragazzi più giovani di argomenti che hanno una ricaduta sociale e culturale sulla loro vita. Si affronta il tema della guerra, dei rifugiati, delle culture che non conoscono confini ma che devono incontrarsi e rispettarsi. Credo che sia davvero un messaggio di grande urgenza e attualità.”

A chi vuoi dedicare questo tuo primo lavoro da protagonista?

“A tutti quelli che hanno creduto in me, quando neanche io ci credevo. Mi hanno sostenuto e spronato. Dedico a loro il mio primo ruolo da protagonista!

 

 

1 Marzo 2023
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