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8:48 pm, 27 Febbraio 23 calendario

Incredibile aurora boreale sulla Gran Bretagna. “Ma non è colpa del climate change”

Di: Redazione Metronews
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Un fenomeno di aurora boreale si sta verificando in queste ore in Gran Bretagna ma non avrebbe alcuna connessione con gli effetti del cambiamento climatico. “Dipende semplicemente dalla configurazione di meteorologia spaziale che influenza l’intensità dell’aurora”, spiega all’Agi  Mauro Messerotti, ricercatore presso l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).

L’aurora boreale in Gran Bretagna

L’esperto afferma che generalmente le aurore sono visibili nelle latitudini più elevate perchè l’ovale aurorale, centrato sui poli magnetici terrestri, si estende limitatamente. «Quando gli eventi di space weather sono particolarmente energetici – dice il ricercatore – i fenomeni perturbatori risultanti sono molto intensi. Sebbene rare, queste configurazioni sono possibili e sono già state osservate in passato anche a latitudini più basse. Si pensi che nel 1989 si è verificato un ovale aurorale esteso fino al Nord Africa, per cui le aurore boreali erano visibili anche nel sud Italia».

«Le aurore polari – spiega Messerotti – sono osservabili a occhio nudo solo in condizioni di bassa luminosità, quindi di notte, mentre durante il dì è possibile esaminare le aurore solo attraverso strumenti che misurano l’ultravioletto dallo spazio».

Un brillamento solare

Orientativamente, commenta lo scienziato, più volte in ogni ciclo solare (11 anni) è possibile notare questi fenomeni affascinanti a latitudini meno elevate, come in Scozia, Alaska o Canada, ma la possibilità di assistere all’aurora in tutta l’Inghilterra rappresenta sicuramente un’occasione piuttosto rara. Le aurore, ricorda ancora l’esperto, dipendono dalla fluorescenza di atomi e molecole presenti in atmosfera, che vengono raggiunti da particelle di origini solari. I tipici colori che stupiscono turisti e amatori dipendono infatti proprio dagli atomi coinvolti.

«Sabato sera si è verificato un brillamento solare molto intenso – aggiunge il ricercatore – che ha prodotto l’espulsione di una bolla di plasma diretta verso la Terra. Questa Coronal Mass Ejection  ha compresso la magnetosfera del pianeta permettendo alle particelle di penetrare all’interno dello scudo terrestre e provocando gli effetti luminosi dell’aurora. Questo effetto si è sommato ad un flusso di vento solare veloce proveniente da un buco coronale».

27 Febbraio 2023 ( modificato il 28 Febbraio 2023 | 11:58 )
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