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11:47 am, 19 Febbraio 23 calendario

Superbonus, Meloni difende lo stop: “Costato 105 miliardi”. Forza Italia: “Tavolo di maggioranza”

Di: Redazione Metronews
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«Il costo totale della misura del Superbonus attualmente è di 105 miliardi di euro». Così la premier Giorgia Meloni su Facebook difende il provvedimento dello stop alla misura.

Meloni e il Superbonus: “La misura non era affatto gratuita”

«Mi ricordo che c’era qualcuno in campagna elettorale che diceva che gli italiani si sarebbero potuti ristrutturare casa gratis, mentre la misura è costata a ogni singolo italiano, anche un senzatetto o un bambino, circa 2000 euro. La misura non era affatto gratuita».

Il leader M5S Conte

«Ci sono poi state moltissime truffe, ad oggi sono stimati circa 9 miliardi di truffe» ha proseguito Giorgia Meloni. «E la bolla si è gonfiata così tanto che chi aveva questi crediti non li poteva più compensare e non riusciva a cederli, perchè anche i cassetti fiscali delle banche si sono chiusi. Quindi abbiamo migliaia di aziende che rischiano il tracollo e noi dobbiamo rimediare, è quello che stiamo tentando di fare».

«Nel Consiglio dei ministri siamo tornati a occuparci dell’annosa vicenda del Superbonus. Siamo tornati su questa materia per sanare una situazione che è diventata purtroppo fuori controllo, con esiti che possono essere imprevedibili e molto pesanti». «Il superbonus nasceva con intenti condivisibili ma è stata scritta e fatta così male che ha generato una serie enorme di problemi, che abbiamo ereditato e dobbiamo risolvere».

Possibili modifiche

“Aziende e lavoratori sono stati messi in una condizione tragica da qualcuno che evidentemente non era abbastanza serio nello scrivere questa misura, quindi siamo intervenuti e continuiamo a intervenire, convocheremo tutte le associazioni di categoria, le aziende coinvolte, per capire che cosa altro possiamo fare per aiutarle, per dare loro una mano, per salvare queste aziende e per salvare questi lavoratori e per rimettere questa misura in un binario sensato”.

Il ministro Ciriani: “Ora confronto”

«Il ministro Giorgetti ci ha rappresentato una situazione, ereditata, così complessa e fuori controllo che non si poteva rinviare», «gli ultimi report erano così allarmanti da imporre una scelta repentina. C’è una montagna di debito. Rischiavamo di schiantarci». Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, spiega le modifiche apportate dal governo alla norma sui Superbonus, rimandando alle decisioni di Eurostat che ha classificato i fondi per il Superbonus come debito. Ciriani conferma l’intenzione del governo di mediare: «Abbiamo convocato tavoli tecnici da lunedì, si andrà a un confronto per verificarlo. Ma non è una decisione che il governo ha preso a cuor leggero. Lo ha fatto per responsabilità di fronte a una situazione davvero pesante». Il ministro sottolinea di sperare che «non sia necessario» mettere la questione di fiducia, «dipenderà dall’atteggiamento delle opposizioni».

Forza Italia: “Tavolo di maggioranza”. FdI: “Vedremo”

“Per risolvere velocemente e in modo spedito il tema dei miglioramenti da apportare al decreto Superbonus, chiediamo che sia istituito un tavolo dove siedano i capigruppo di maggioranza prima che il provvedimento venga posto all’attenzione della commissione”. Lo dichiarano i presidenti dei gruppi di Forza Italia al Senato e alla Camera, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo. “Si potrebbe così ovviare – proseguono – allo scarsissimo tempo dato ai partiti di maggioranza, e agli stessi ministri, per valutare e emendare il provvedimento prima del CdM che lo ha varato. In appena mezz’ora, Forza Italia è comunque riuscita ad apportare due importanti modifiche. La prima riguarda la responsabilità solidale degli istituti di credito, che grazie a noi saranno chiamati a rispondere solo per il loro eventuale dolo e non anche per quello di chi ha effettuato i lavori. Un intervento teso a facilitare lo sblocco dei crediti incagliati. La seconda, invece, ha ridotto il numero dei documenti da presentare per dimostrare la regolarità degli interventi effettuati, con l’eliminazione della previsione di file geolocalizzati, fotografici o video, a testimonianza dei lavori ultimati”. “Questo in considerazione del fatto che non si può pretendere, oggi, una attestazione che non è mai stata prevista dalle leggi sui Bonus edilizi. Di più, visti i tempi ristretti, non è stato possibile fare. Malgrado ciò, i ministri di Forza Italia, con il consueto senso di responsabilità, hanno votato il testo, per metterei in sicurezza i conti pubblici che, ovviamente, nessuno ha intenzione di sfasciare”, concludono.

“La proposta di Forza Italia per un tavolo di maggioranza sul Superbonus? Vedremo, per ora aspettiamo l’incontro di domani a Palazzo Chigi, dove ci sono già le associazioni che hanno diretto interesse sul decreto”,  risponde Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera.

Le reazioni: “In campagna elettorale dicevano che mai lo avrebbero bloccato”

«Quelli di FdI adesso citano Draghi sulle storture dei bonus edilizi. Prima lo attaccavano come nemico del popolo. In campagna elettorale dicevano che mai avrebbero bloccato i bonus, appena chiuse le urne nel Lazio e in Lombardia hanno fatto l’opposto. Hanno truffato gli elettori». Lo scrive su Twitter Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva.

“La storia per cui Giorgia Meloni è stata chiamata a riparare errori di altri non sta in piedi e comincia a mostrare la corda, si tratti del Superbonus o del Pnrr – dice Osvaldo Napoli di Azione – Il superbonus non è un frutto avvelenato, ha svolto la sua funzione nella fase più critica della pandemia aiutando l’economia a non finire in stallo, ora, certamente, va superato. Non nei modi immaginati dalla presidente del Consiglio, ignorando cioè il vicolo cieco in cui rischiano di finire imprese, lavoratori e famiglie senza un paracadute”. “Lo stesso discorso vale per il Pnrr. La smetta Giorgia Meloni di sostenere che ha ereditato forti ritardi dal suo predecessore. Mario Draghi ha ottenuto a settembre la seconda tranche dei fondi europei, cosa resa possibile perché il suo governo aveva rispettato il crono-programma. Meloni deve assumersi le sue responsabilità e smetterla di cercare alibi. Se non sa governare la sua maggioranza è un problema serio, non tanto per lei quanto per l’Italia”.

«La questione del Superbonus deve essere affrontata immediatamente, ci sono un milione di famiglie in difficoltà in Italia a causa della sospensione del credito –  dice il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli – Questo dimostra ancora una volta che le promesse elettorali di Giorgia Meloni nei confronti delle famiglie e degli italiani meno abbienti erano solo bugie elettorali e dimostra ancora di guidare il governo del ‘nò a modernizzazione e innovazione”.

19 Febbraio 2023
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