Il blitz di Azione studentesca non è caso isolato. Aggressione fascista anche al Pascoli

L’aggressione ad un gruppo di studenti da parte di giovani di Azione Studentesca (organizzazione dei giobani di Fratelli d’Italia) avvenuta ieri davanti al liceo Michelangiolo di Firenze non sarebbe un episodio isolato. Un episodio simile sarebbe successo nei giorni precedenti davanti a un altro liceo fiorentino, il Pascoli. Un copione con molte similitudini, e in questo caso starebbero anche brandite delle cinghie, ma senza sfociare nella brutale violenza avvenuta davanti al Michelangiolo immortalata in un video che ha fatto il giro della Rete.

L’assalto di Azione Studentesca al Pascoli

Alle 8 del mattino di giovedì scorso alcuni ragazzi di Azione Studentesca svolgono un volantinaggio poco distante dall’ingresso del liceo, in viale Don Minzoni. Alcuni studenti si avvicinano, dicono loro qualcosa, ed è allora, stando alle testimonianze, che un gruppo, con cappucci calati sulla fronte, appare all’ improvviso e si toglie la cintura dai pantaloni iniziando a brandirle mentre i ragazzi, spaventati, si rifugiano nell’androne della scuola.

Fuori, esce anche una professoressa che si mette di mezzo per proteggere i suoi studenti ed evitare che succeda il peggio. A confermare l’episodio la dirigente del liceo Maria Maddalena Erman. «Abbiamo subito chiamato la Digos e i carabinieri – spiega – le indagini sono in corso. Ma quando ho saputo di quanto accaduto al liceo Michelangiolo non ho potuto fare a meno di notare la triste somiglianza con quanto successo nella nostra scuola». Il mattino seguente, aggiunge, «abbiamo trovato sulla parete all’ingresso della scuola alcune scritte inneggianti al fascismo. In ogni caso per tuti e due gli episodi ho presentato denuncia».

La manifestazione contro le violenze fasciste

È intanto annunciata in città per il 21 febbraio, alle 18 ai giardini di viale Malta, una manifestazione studentesca, con corteo, «Contro le aggressione fasciste del Pascoli e del Michelangiolo perpetrate dai giovani di Fdi». Sull’aggressione di ieri resta acceso il dibattito politico con Pd e sinistra che chiedono al Governo, al centrodestra, e alla premier Meloni di prendere posizione e condannare i fatti.

I senatori toscani del Pd Silvio Franceschelli, Dario Parrini e Ylenia Zambito sottolineano come «a 24 ore dall’accaduto, Giorgia Meloni e i maggiori dirigenti nazionali di Fdi non hanno ancora rilasciato una dichiarazione di condanna» e annunciano «un’interrogazione parlamentare» al ministro Piantedosi. Anche il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni annuncia un’interrogazione.

La risposta del governo: «Dinamica da accertare»

Per la maggioranza, ha parlato il capogruppo Fdi alla Camera Tommaso Foti, per il quale «episodi di violenza politica sono sempre da condannare al netto di quella che sarà la dinamica da accertare. L’auspicio è che tutto ciò che è circoscritto a questo liceo».

Svastica a Milano davanti al Monumento al Deportato

E questa mattina, una enorme svastica è comparsa in prossimità del Monumento al Deportato al Parco Nord di Milano. Per Tino Magni, senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, il primo a denunciare l’accaduto, si tratta «di una  provocazione alle città che nel Parco Nord hanno voluto dar vita a un luogo di memoria per non dimenticare la loro storia». Solo qualche giorno fa, la teca delle pietre di Dacau, sempre vicino al Monumento al Deportato, è stata presa a picconate e rovinata.