AnthroDay 2023
5:50 pm, 16 Febbraio 23 calendario

Per l’Anthropology Day 2023 Milano va fuori di sé

Di: Patrizia Pertuso
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MILANO Al principio fu un giorno solo, in una sola città italiana: Milano. Ora festeggia il quinto compleanno, per la terza volta si sviluppa nell’arco di tre giorni e per la prima si allarga anche su un’altra città, Torino. Un bel risultato per l’Anthropology Day 2023 al via oggi che si pone l’obiettivo di far uscire l’antropologia dall’Università – in questo caso, dal Dipartimento di Scienze umane per la Formazione Riccardo Massa della Bicocca – per portarla in piazza e nelle strade. Come dire: mostrare e dimostrare a tutti che il vero campo di osservazione da cui partire e a cui tornare sono gli spazi “aperti”.

Vignato: «Ritroviamo tutte le attività messe da parte per il Covid»

«Sono particolarmente soddisfatta di questa edizione – commenta Silvia Vignato, Presidente del Dipartimento Riccardo Massa della Bicocca –  perché finalmente ritroviamo la molteplicità di attività che negli ultimi anni con la pandemia avevamo dovuto mettere un po’ da parte».

Anche se l’Anthropology Day non si è mai fermato, i lock down hanno di fatto limitato molto gli appuntamenti in calendario.  «Abbiamo avuto la vertigine di ricevere la notizia che l’università avrebbe chiuso per la pandemia proprio l’ultimo giorno di una passata edizione dell’Anthropology Day: ricordo che eravamo alla Fabbrica del Vapore e fu per noi una notizia terribile perché non sapevamo se e quando avremmo potuto riaprire», prosegue Vignato che sottolinea come il corso di laurea sia «un luogo di costruzione e diffusione del sapere antropologico. All’AnthroDay lavorano e partecipano persone comuni, artisti, studenti, accademici, associazioni, volontari, responsabili delle politiche sociali: il corso di laurea è, quindi, “centrale” almeno quanto lo sono i molti luoghi periferici in cui si svolgono i singoli eventi. Per questa edizione, la festa finale sarà a Lambrate, per esempio».

Ivan Bargna racconta l’Anthropology Day 2023

Riguardo il programma vero e proprio e, soprattutto, le novità di questa edizione 2023 dell’Anthropology Day, la parola passa al direttore e coordinatore Ivan Bargna.

«L’edizione di quest’anno – spiega Bargna  – rappresenta un consolidamento, ma anche una espansione come recita il titolo, Milano fuori di sè; un azzardo dal punto di vista sperimentale che ci ha portato ad uscire dagli schemi, senza andare fuori di testa, per osservare la città dalla campagna o la pianura dalla montagna. Ci soffermiamo sulla mobilità, sia quella dei pendolari che dei migranti realizzando, così, una radicalizzazione di quello che l’AnthroDay era già dall’inizio: era nato per uscire dall’università secondo una formula ormai consolidata che vede lavorare chi è antropologo a fianco di chi non lo è per portare in scena i risultati delle loro esperienze: non ci sono lezioni in cattedra, ma incontri e passeggiate disseminati nella città».

Appuntamenti raddoppiati e apertura a Naba, Iulm, Statale e a Torino

Gli appuntamenti quest’anno sono addirittura raddoppiati rispetto all’anno scorso: «Siamo passati da 40 eventi della scorsa edizione agli attuali 80, di cui 10 si svolgono a Torino – conclude Bargna – e abbiamo aperto le collaborazioni al Naba, allo Iulm , alla Statale e all’ateneo torinese».

Chissà come succederà il prossimo anno… «Un attimo di respiro, pietà…», invoca il direttore e coordinatore che subito dopo però ammette: «Idee ce ne sono, ma non facciamo anticipazioni».

Il programma completo è consultabile su https://anthrodaymilano.formazione.unimib.it/

PATRIZIA PERTUSO

 

 

16 Febbraio 2023
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