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5:08 pm, 9 Febbraio 23 calendario

Oltre ventimila le vittime del sisma in Turchia e Siria

Di: Redazione Metronews
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È salito ad oltre ventimila il numero delle vittime ufficiali del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. Con l’ultimo aggiornamento fornito dal presidente Erdogan, i soli numeri della Turchia sono cresciuti sino a 16.546 morti e 66 mila feriti. I soccorritori sono al lavoro senza sosta nelle zone più colpite e al momento si sta cercando di estrarre una donna incinta, in vita, dalle macerie di Malatya, una delle principali città colpite a 82 ore dal sisma. Secondo la tv turca, la donna ha perso un figlio di tre anni. Sempre a Malatya nelle ultime ore sono state tratte in salvo vive altre due persone, tra cui un bambino di 4 anni. Anche ad Antakya, principale centro della provincia dell’Hatay, segnali di vita sono giunti da due diverse persone che si sta cercando di estrarre in vita in queste frenetiche ore.

Oltre ventimila morti e si scava ancora

Gli Stati dell’Ue hanno espresso – in una lettera inviata al presidente turco Erdogan – la loro «solidarietà» al popolo turco dopo il devastante terremoto che ha colpito il Paese, e si sono offerti di aumentare i loro aiuti. «L’Ue e i suoi membri sono pienamente solidali con i popoli turco e siriano di fronte a questa tragedia. Siamo pronti a intensificare il nostro sostegno in stretto coordinamento con le autorità turche», si legge nella lettera scritta durante il vertice dei Ventisette a Bruxelles, all’inizio del quale i leader europei hanno osservato un momento di silenzio per le vittime del terremoto. Intanto in poche ore sono state raccolte moltissime donazioni dalla Cri, tramite il suo sito web. «Grazie alla generosità di tanti che donano alla Croce Rossa Italiana con grande partecipazione e vicinanza, di fronte a quella che è una catastrofe immane che ha colpito intere comunità. La campagna di supporto prosegue e stiamo riscontrando una vera pioggia di solidarietà davanti a quelle che sono necessità immense delle zone colpite dal sisma e di fronte all’azione dei soccorritori, in gran parte volontari provenienti dalle stesse comunità colpite», ha detto il presidente della Cri, Rosario Valastro.

Il pensiero del Papa

«Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità – ha detto Papa Francesco – ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra». Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la Cei ha disposto uno stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Consapevole della gravità della situazione, la Presidenza della Cei ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima): «Sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite. Le offerte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile 2023».

9 Febbraio 2023
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