Tentato omicidio e pestaggi. In manette 4 trapper

Omicidio aggravato in concorso, lesioni, resistenza al pubblico ufficiale e porto illegale di arma da taglio. Sono le accuse a carico di quattro trapper 20enni arrestati oggi, mentre un quinto è stato denunciato, per due aggressioni avvenute nella notte del 5 marzo scorso.

Massacrato vigilantes di McDonald’s

La folle serata dei quattro trapper era iniziata al McDonald’s della Stazione Centrale, dove hanno aggredito e pestato a sangue con calci e pugni una guardia giurata che aveva chiesto loro di uscire. Il vigilantes era stato ricoverato poi con diverse costole rotte, per lui prognosi di 40 giorni e inabilità al lavoro per 78 giorni.

Il tentato omicidio

Poi i giovani si erano spostati in piazza Leonardo da Vinci dove se la sono presa con due loro coetanei. Uno “colpevole” di averli salutati è stato accoltellato quattro volte (alla gamba, all’addome, alla schiena) con un coltello a serramanico, mentre l’amico che aveva tentato di soccorrerlo è stato buttato a terra e picchiato «selvaggiamente» (per lui 117 giorni di prognosi). Entrambi sono stati portati in ospedale, con il ragazzo accoltellato dichiarato in pericolo di vita (da qui l’accusa di tentato omicidio).

I trapper individuati grazie ai social

I quattro trapper avevano anche fatto un video dell’aggressione al McDonald’s, poi postata su un canale Telegram. E questo, insieme alle immagini delle telecamere di sicurezza, ha aiutato l’unità operativa della Polizia Locale di Milano ad identificarli e ad accertare esattamente cosa sia successo. Tenendo conto della loro pericolosità sociale, chiara nei video postati sui social, nei quali esaltano violenza e l’uso di droghe, mostrandosi con armi da fuoco e coltelli in mano, nascosti da passamontagna mentre cantano trap, il gip ha emesso per loro una ordinanza di custodia in carcere. Si tratta di un 23enne e un 21enne italiani, un 22enne egiziano e un 20enne di origine marocchina.