Caso plusvalenze
4:33 pm, 30 Gennaio 23 calendario
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Le motivazioni della Caf, la risposta della Juventus

Di: Redazione Metronews
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Illecito grave, ripetuto e prolungato. Così la Corte Federale d’Appello della Figc nelle motivazioni della sentenza con cui il 20 gennaio ha sanzionato la Juventus con 15 punti di penalizzazione e con una serie di inibizioni, 11 dirigenti bianconeri. «Quanto alla sanzione – si legge nel testo delle motivazioni – essa deve tenere conto della particolare gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione che il quadro probatorio emerso è in grado di dimostrare. Deve parimenti tenere conto della stessa intensità e diffusione di consapevolezza di una situazione che nei colloqui tra i dirigenti della FC Juventus S.p.A. viene definita come “brutta” e persino da paragonare a calciopoli». (nella foto Lapresse dell’ottobre 2022, Arrivabene, Agnelli, Cherubini e Nedved). Un documento «prevedibile e viziato da illogicità», risponde in serata la Juventus.

Plusvalenze Juventus, la Corte Figc: «illecito prolungato e pervasivo»

Nel processo sportivo a carico della Juventus per la questione plusvalenze «c’è una aggravante distintiva rispetto a qualunque precedente: proprio con specifico riguardo alla FC Juventus spa, colpisce la pervasività ad ogni livello della consapevolezza della artificiosità del “modus operandi” della società stessa». Lo afferma la Corte Federale della Figc nelle motivazioni della sentenza sportiva culminata con la penalizzazione (-15) inflitta al club bianconero.

Nelle motivazioni la «consapevolezza» dei dirigenti da Agnelli in giù

«Dal direttore sportivo di allora (Paratici) – si legge nel documento – all’allora dirigente suo immediato collaboratore (Cherubini). Dal presidente del consiglio di amministrazione (Agnelli) a tutto il consiglio stesso (citato come consapevole dal medesimo Agnelli). Sino ancora all’azionista di riferimento e all’amministratore delegato (Arrivabene) e ancora passando per tutti i principali dirigenti, inclusi quelli aventi competenza finanziaria e legale. In alcuni casi, con una consapevolezza a tutto tondo dell’artificiosità delle operazioni condotte. In altri casi, con una consapevolezza più superficiale o magari persino di buona fede (ci si riferisce anche all’allenatore della squadra), ma comunque in grado di far dire che tutti fossero direttamente o indirettamente coscienti di una condizione ormai fuori controllo», evidenzia la Caf.

Perché gli altri club coinvolti si sono “salvati”

«Nella documentazione acquisita dalla Procura federale, diversamente da quanto accaduto per la FC Juventus S.p.A., non sussistono evidenze dimostrative specifiche che consentano di sostenere efficacemente l’accusa nei confronti delle società UC Sampdoria, FC Pro Vercelli 1892, Genoa CFC, Parma Calcio 1913, Pisa Sporting Club, Empoli FC, Novara Calcio e Delfino Pescara 1936. E tanto meno appare possibile sostenere che vi sia stata (come sostenuto nel deferimento) una sistematica alterazione di più bilanci». Così nella motivazione della sentenza la Procura della Figc spiega il perchè sia stata sanzionata la sola Juventus.

Dopo le motivazioni, tempi, modi e prospettive del ricorso

Dopo la pubblicazione delle motivazioni con cui la Corte Federale d’Appello della Figc ha inflitto una penalizzazione di 15 punti alla Juventus, il club avrà un mese di tempo per presentare l’annunciato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, terzo e ultimo grado della giustizia sportiva. L’udienza dovrebbe essere fissata nel giro di un paio di settimane e si potrebbe tenere tra fine febbraio e inizio marzo. Il Collegio non potrà entrare nel merito della sentenza e quindi ridurre o aumentare la penalizzazione ma solo rilevare eventuali vizi di forma o violazioni, rimandando in questo caso l’atto alla Corte d’Appello per una nuova determinazione. Altrimenti confermerà quanto stabilito dall’organismo della Figc.

La Uefa e il procedimento penale: lo scenario per la Juventus

Sul piano sportivo l’esame più temuto è quello dell’Uefa che non arriverà prima della tarda primavera, forse a giugno. Le eventuali sanzioni potrebbero quindi avere un impatto sulle competizioni europee future a cui dovesse essere ammessa la Juventus.
Poi c’è la giustizia ordinaria: il 27 marzo ci sarà l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma. In quell’occasione, in virtù della possibile violazioni delle Norme Organizzative Interne Federali (Noif), si discuterà delle richieste di rinvio a giudizio per gli ex dirigenti bianconeri presentate dalla procura di Torino per falso in bilancio, e dell’istanza del club per spostare il procedimento da Torino a Milano.

La risposta della Vecchia Signora

«Juventus Football Club e il suo collegio di legali hanno letto con attenzione e analizzeranno a fondo le motivazioni, pubblicate poco fa, della decisione delle Sezioni Unite della Corte Federale d’Appello». Comincia così la nota della società bianconera pubblicata sul sito web del club. «Si tratta di un documento, prevedibile nei contenuti, alla luce della pesante decisione, ma viziato da evidente illogicità, carenze motivazionali e infondatezza in punto di diritto – continua la nota – cui la Società e i singoli si opporranno con ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni nei termini previsti. La fondatezza delle ragioni della Juventus sarà fatta valere con fermezza, pur nel rispetto dovuto alle istituzioni che lo hanno emesso».

30 Gennaio 2023
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