Covid
6:03 pm, 29 Dicembre 22 calendario

Ue, gli screening dalla Cina «ingiustificati». Ma per Oms è allarme

Di: Redazione Metronews
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L’introduzione in Ue di screening obbligatori per i viaggiatori in arrivo dalla Cina viene ritenuta “ingiustificata” dall’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. L’agenzia Ue si è espressa così in una dichiarazione al riguardo, rimbalzata su diversi media francesi, e ha ricordato che i Paesi dell’Unione hanno “livelli relativamente alti di immunizzazione e vaccinazione” e “le varianti che circolano in Cina stanno già circolando nell’Ue”. Ed è proprio per via della maggiore immunità della popolazione europea, e della “precedente comparsa e successiva sostituzione delle varianti attualmente in circolazione in Cina”, che l’agenzia ha definito “ingiustificati i controlli e le misure di viaggio sui viaggiatori provenienti dalla Cina”.
Le potenziali infezioni importate sono state “piuttosto basse” rispetto ai numeri che si hanno già quotidianamente, e che i sistemi sanitari “sono attualmente in grado di gestire”, ha aggiunto l’Ecdc.

La premier Meloni e il ministro della Salute Schillaci avevano invece chiesto una condivisione degli screening a livello di Unione europea.

L’allarme Oms

Il Covid non è finito, «come gli ultimi sviluppi globali hanno reso chiaro». E’ il monito di Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, mentre è in corso il dibattito sull’eventuale minaccia rappresentata dalla Cina alle prese con un’esplosione di contagi, e sulla necessità di attivare misure di screening come i tamponi obbligatori disposti dall’Italia per i viaggiatori in arrivo dal gigante asiatico. I Paesi della regione europea per Kluge «dovrebbero mantenere le capacità di test e sorveglianza, inclusa la capacità di rilevare nuove varianti – elenca in una serie di tweet – assicurarsi che chi ne ha diritto sia completamente vaccinato, evidenziare misure per ridurre la diffusione del contagio, soprattutto tra i più vulnerabili».  Le sfide globali come Covid, sottolinea Kluge, richiedono una collaborazione globale che porti a soluzioni globali. «Vivere con il Covid – aggiunge – è la nostra realtà globale a lungo termine. Il virus continuerà a cambiare con nuove varianti possibili. Possiamo salvaguardare noi stessi e coloro che ci circondano attraverso misure di igiene personale e di protezione ragionevoli, inclusa la vaccinazione, in particolare per i vulnerabili. I vaccini rimangono la migliore protezione contro le malattie gravi».  Nonostante ciò, «mentre la pandemia entra nel suo quarto anno, milioni di persone in Europa rimangono non vaccinate. Invito tutti i 53 Paesi della regione europea dell’Oms a rinnovare i loro sforzi per la vaccinazione. L’attuale scenario globale ne sottolinea l’urgenza», ammonisce Kluge. Un ultimo aspetto evidenziato riguarda i farmaci: «Scorte di medicinali essenziali stanno scarseggiando nella regione. Dalla penicillina ai vaccini e agli antivirali per Covid, i Paesi dovrebbero rivedere i propri bisogni e rifornire le scorte»..

29 Dicembre 2022
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