Covid
12:14 pm, 29 Dicembre 22 calendario

Covid: dalla Cina per ora arriva la vecchia Omicron, Meloni tranquillizza

Di: Redazione Metronews
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«C’è questa situazione in Cina, ci siamo mossi immediatamente. In coerenza con quello che avevamo chiesto di fare il passato». Così la premier Giorgia Meloni riferendosi al nuovo allarme Covid a Pechino e alla misura di obbligatorietà del tampone a chi arriva dalla Cina decisa dal governo.

Meloni: per ora non nuove varianti

La presidente del Consiglio ricorda come ci debba essere una misura europea. «Ci aspettiamo che l’Unione Europea voglia operare in questo senso», osserva Meloni. «Il ministro della Salute Schillaci ha immediatamente disposto un tampone per chiunque arrivi dalla Cina. Misura che rischia di non essere efficace se non presa a livello europeo. Per questo ho chiesto al ministro Schillaci di scrivere al commissario competente per chiedere che sia l’Unione europea a prendere un provvedimento in questo senso e anche il ministro Salvini ha fatto altrettanto. Auspichiamo che l’Ue voglia operare in questo senso».
«La notizia che mi da adesso il ministro Schillaci è che in questo momento» occorre inviare un messaggio «tranquillizzante», perché la maggior parte dei casi trovati «sono legati a Omicron».«Penso siano utili i controlli, i tamponi, le mascherine. La mia idea è che si debba lavorare sulla responsabilizzazione dei cittadini piuttosto che sulla coercizione. Intendo fare così anche in futuro. La situazione in Italia è abbastanza sotto controllo, stiamo monitorando minuto dopo minuto», conclude. Sui vaccini ha invitato anziani e fragili a vaccinarsi e per il resto a rivolgersi ai medici. Ma, ha ribadito, nessuna coercizione.

Obbligo tamponi dalla Cina fino al 31 gennaio

L’obbligo di sottoporsi a tamponi anti-Covid per i passeggeri che arrivano dalla Cina resterà in vigore fino al 31 gennaio 2023. E’ quanto si legge nel testo dell’ordinanza firmato ieri dal ministro della Salute Orazio Schillaci. «Ai fini dell’identificazione e del contenimento della diffusione di possibili varianti del virus Sars-CoV-2, per tutti i soggetti in ingresso dalla Cina» l’ordinanza  prevede l’«obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, della certificazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare, o, nelle 48 ore antecedenti, ad un test antigenico effettuati per mezzo di tampone con risultato negativo». L’ordinanza prescrive inoltre l’«obbligo di sottoporsi ad un test antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, ovvero, qualora ciò non fosse possibile, entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento». E «in caso di esito positivo del test antigenico», c’è l’«obbligo di sottoporsi immediatamente ad un test molecolare ai fini del successivo sequenziamento e ad isolamento fiduciario nel rispetto della normativa vigente». Isolamento che terminerà dopo tampone negativo.

Impossibile tracciamento da Cina senza accordo Ue

«Per quanto riguarda i passeggeri provenienti dalla Cina attraverso voli indiretti che hanno fatto scalo in Paesi dell’area Schengen, è necessario un raccordo in sede Ue per prendere una decisione comune che possa servire a limitare l’afflusso di persone positive dal Paese asiatico». Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nell’informativa al Senato sui provvedimenti di controllo sanitario negli aeroporti per i passeggeri provenienti dalla Cina. «Ovviamente – ha proseguito il ministro – l’attività di sorveglianza attraverso l’effettuazione di tamponi molecolari all’arrivo dei voli diretti provenienti dalla Cina non arresterebbe del tutto l’ingresso sul territorio nazionale a causa dell’arrivo in Italia di passeggeri anche attraverso voli indiretti – il cui tracciamento è pressoché impossibile (a meno che non si reintroducano misure maggiormente restrittive, quali il passenger locator form digitale) – e del ‘periodo finestra ‘(intervallo che intercorre fra esposizione al virus e comparsa della positività) che potrebbe far sfuggire il rilevamento molecolare del virus all’arrivo». Il ministro ha convocato per domani l’Unità di crisi.

Proroga dell’obbligo delle mascherine in Rsa

«Proprio oggi ho firmato l’ulteriore proroga fino al 30 aprile 2023 dell’obbligo dell’uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie, compresi gli ambulatori e gli studi dei medici di medicina generale»

29 Dicembre 2022
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