Immobiliare: il mercato romano mostra spiragli

Il settore immobiliare a Roma «presenta dei germogli interessanti», ma c’è molto da fare.  «Si osserva che gli investitori stanno guardando la città ed alcuni hanno realizzato delle operazioni interessanti nel corso dell’ultimo anno». Lo ha detto Simone Roberti, head of Research Colliers, all’evento “Investire in Roma. Il nuovo Rinascimento della Capitale”, a cura del Sole 24 Ore, in collaborazione con Colliers, che questa mattina ha fatto il punto sulle tendenze e le nuove capacità di attrarre capitali della città di Roma. Una panoramica del mercato immobiliare a Roma che, secondo Colliers «presenta dei germogli interessanti che, se curati bene, potrebbero favorire la ripresa del mercato della Capitale».

Immobiliare, occhio agli uffici ristrutturati

«Ne sono un esempio alcune transazioni come la vendita di Palazzo Mancini, ristrutturato e locato a Gucci, i Palazzi Marini 3&4, che diventeranno un hotel e riqualificheranno la Piazza San Silvestro, e Via Curtatone, locato a E&Y. Guardando queste tre operazioni si evince che gli uffici ristrutturati risultano interessanti per gli investitori e gli hotel value-add sono sempre una buona scommessa. Queste operazioni possono permettere di creare un volano positivo, in modo da attirare nuovi investitori che arriveranno a realizzare nuovi progetti», ha concluso Roberti.

Il tema delle infrastrutture della mobilità

Al convegno “Investire in Roma” anche l’architetto e urbanista Stefano Boeri. «Il tema delle infrastrutture della mobilità è uno degli aspetti sui quali siamo più indietro in Italia. – ha
affermato Boeri – Non esiste alcuna seria proposta di rigenerazione urbana che non parta da investimenti seri su infrastrutture quali le metropolitane, sia sotterranee che di superficie».

«L’urbanistica deve essere intesa come una regia pubblica per orientare risorse private, che devono avere il loro spazio, secondo un interesse collettivo. In Italia abbiamo per esempio ancora un enorme consumo di suolo nonostante tantissimi spazi da recuperare. In questo senso, i progetti di sostituzione edilizia sono fondamentali e potrebbero coinvolgere circa 4 milioni di edifici sui 14 in totale che abbiamo in Italia, con 8 milioni costruiti dagli anni 50 in poi».

Il Comune punta sulla semplificazione

L’assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità del Comune di Roma Monica Lucarelli, ha puntato l’attenzione sul tema delle procedure amministrative. «Stiamo lavorando molto per la semplificazione amministrativa. Sappiamo che le pratiche urbanistiche hanno delle difficoltà importanti e dunque si sta andando verso la digitalizzazione di queste pratiche.  Si sta lavorando all’attivazione di una serie di procedure che devono essere in linea con le nuove norme nazionali e regionali. Stiamo lavorando a una importante azione di rigenerazione urbana: la stiamo inserendo nell’ambito di tutti i programmi PNRR, soprattutto guardando alle aree più periferiche, con convenzioni ad hoc coi municipi».