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6:43 pm, 2 Novembre 22 calendario

Schillaci sui No Vax: decidano direzioni sanitarie dove farli lavorare

Di: Redazione Metronews
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Saranno le direzioni sanitari a decidere dove collocare il personale sanitario non vaccinato reintegrato in servizio in anticipo. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una video-intervista sul sito del Corriere della sera. Sul reintegro anticipato  «è una decisione che ho preso basandomi essenzialmente sul fatto che oggi lo scenario è completamento diverso e c’è una grave carenza di organico – ha spiegato – E’ vero che i medici reintegrati saranno circa 4mila, ma intanto cominciamo a metterli a disposizione delle direzioni sanitarie. Ho letto anche qualche polemica su quello che questi medici andranno a fare. Saranno le singole direzioni sanitarie a deciderlo, valutando il posto migliore dove i medici reintegrati potranno andare a lavorare».

Schillaci: pagare di più i medici

Schillaci ha anche parlato della necessità di aumentare gli stipendi: «Credo che sia giusto, per l’attività dei medici di pronto soccorso, identificare indennità premiali per lavori che sono particolarmente usuranti. E quindi trovare un circuito economico perché i giovani possano scegliere di più alcune specialità». Ma serve anche «pagare di più tutti gli operatori sanitari». Quello di uno stipendio più elevato ai medici di emergenza-urgenza «è un argomento che va affrontato». Ma, in generale, aumentare lo stipendio ai medici «è un impegno che prenderò sin dall’inizio di questo mio mandato, per far sì che il sistema sanitario italiano, che è stato da sempre considerato uno dei migliori al mondo, ritorni ad esserlo. Bisogna trovare risorse per far sì che i medici siano tutti pagati meglio. Non solo loro, ma anche gli operatori sanitari, basta fare il confronto con quello che percepiscono in altri Paesi». In aggiunta, secondo il ministro, serve una particolare attenzione «su alcune specialità, che sono particolarmente importanti e che oggi i giovani scelgono poco».
In merito ai medici a gettone Schillaci sostiene che «bisogna dare lustro e appeal a chi lavora nel settore pubblico» perché «è allucinate pensare che medici esterni vengano pagati da 2 a 5 volte di più rispetto ai sanitari che lavorano nel Ssn. Questa è una cosa che va rapidamente risolta e chiarita, perché è impensabile che ci sia scarso controllo e che la differenza di stipendio sia così elevata», ha concluso sottolineando che si cercherà di andare nella direzione di valorizzare i medici del servizio pubblico che tanto hanno fatto nella pandemia.

Frenata sulle case di comunità previste dal Pnrr

Il ministro sembra frenare sulla rete di case di comunità previste dal Pnrr: «Stiamo valutando se le case di comunità sono la risposta giusta per il territorio. Non è stata presa nessuna decisione definitiva, il dossier è aperto, stiamo lavorando.Non è una questione politica, si tratta di offrire la miglior sanità territoriale ai cittadini. Questa è la risposta che i cittadini si aspettano da noi».

2 Novembre 2022
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