Pescatore senza vita nel lago di Giulianello

I vigili del fuoco hanno recuperato nel lago di Giulianello il corpo senza vita di un pescatore di 38 anni. Il cadavere era a 5 metri di profondità e a 30 dalla riva. L’uomo aveva deciso di passare la notte in tenda davanti al lago per pescare.

Pescatore senza vita nel lago di Giulianello

A dare l’allarma ieri mattina, la fidanzata dell’uomo. Il trentottenne, residente a Cave, era arrivato nei pressi di Artena e aveva sistemato la sua attrezzatura in prossimità del lago. Tra gli accessori per pescare aveva con se anche un barchino radiocomandato per piazzare alcuni ami più al largo. È probabile che il dispositivo abbia avuto problemi e che il pescatore si sia immerso per cercare di recuperarlo.

Nel frattempo con il passare delle ore e non vedendo rientrare il fidanzato a casa, la donna ha chiamato i soccorsi. I vigili del fuoco hanno effettuato le operazioni di ricerca tramite immersione Scuba, con l’utilizzo di comunicatori subacquei e del Didson (sonar). Il corpo è stato trovato a una profondità di circa 5 metri. La salma è stata recuperata e affidata al personale sanitario del 118. Sul posto erano presenti i carabinieri di Artena e di Colleferro.

I militari stanno indagando per escludere altre ipotesi oltre a quella, privilegiata, dell’incidente. A un primo esame il corpo non presentava segni di violenza. Solo l’autopsia, che l’autorità giudiziaria ha disposto presso il policlinico di Tor Vergata, potrà fugare ogni dubbio.

I carabinieri hanno ascoltato anche il custode dell’area sportiva adibita alla pesca. L’uomo ha detto di aver notato il trentottenne arrivare domenica pomeriggio  e di non averlo più visto il giorno dopo. Il lago di Giulianello, alle porte di Roma, è un luogo che i pescatori della zona e non solo conoscono bene e che apprezzano perché ricco di anguille e pesci persico. Nessuno poteva immaginare un episodio del genere in uno specchio d’acqua relativamente piccolo e con i fondali con superano i 10 metri di profondità.