Caso Ciatti
6:30 pm, 30 Settembre 22 calendario

Ciatti fu ucciso con un calcio in faccia

Di: Redazione Metronews
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ROMA Niccolò Ciatti è morto per un «trauma causato da un violento calcio alla testa che ha provocato un edema cerebrale». Questo quanto è stato affermato, davanti alla Corte d’Assise di Roma, dal medico legale Matteo Polacco, consulente della Procura capitolina, nel processo a carico del cittadino ceceno Rassoul Bissoultanov, accusato di omicidio volontario.

L’omicidio di Niccolò Ciatti

Ciatti venne ucciso con pugni e calci l’11 agosto del 2017 fuori da una discoteca di Lloret de Mar in Spagna. Per questa vicenda Bissoultanov, attualmente latitante, è già stato condannato dal tribunale di Girona a 15 anni di carcere.

Contusioni ed ecchimosi sul corpo di Ciatti

Nel corso del suo esame il consulente ha spiegato che sul corpo del ventenne toscano sono state individuate «contusioni riconducibili ad una aggressione. Il calcio lo ha raggiunto alla parte destra del capo – ha aggiunto Polacco -, ecchimosi erano presenti anche sull’avambraccio destro e sulla mano sinistra».

La lettera di scuse del presunto assassino

Agli atti dell’indagine capitolina è finita anche una lettera di «scuse» che il 3 novembre del 2017 l’imputato inviò alla famiglia di Ciatti.

«Desidero dal più profondo del mio cuore esprimervi le mie più sentite condoglianze – aveva scritto nella lettera – vi chiedo di voler comprendere il mio dolore per quanto accaduto, ma davvero non ho mai desiderato quanto verificatosi e affermo che si è trattato di una disgrazia. Desidero che siate pienamente convinti che anch’io soffro. Comprendo che sarà difficile per voi perdonarmi, ma insisto nel porgervi le mie più sincere condoglianze; io non volevo fare del male al vostro familiare».

La condanna a 15 anni

La condanna a 15 anni emanata dal tribunale di Girona nel luglio scorso, aveva turbato profondamente il padre di Ciatti che su Facebook aveva scritto: “Il Presidente del Tribunale di Girona ha inflitto la pena minima di 15 anni. Penso che dovrebbe studiare la parola Giustizia. Giustificare una sentenza del genere con ‘per quanto possa sembrare duro ai parenti’ credo che veramente dovrebbe cambiare lavoro”.

 

 

30 Settembre 2022
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