S&P: “Bolletta energetica dell’Europa supererà i mille miliardi”

S&P: “Bolletta energetica dell’Europa supererà i mille miliardi”. I prezzi elevati dell’energia ”aggraveranno la già acuta domanda su chi dovrebbe sostenere l’enorme onere finanziario che ne deriva. Stimiamo che la bolletta energetica dell’Europa supererà i livelli pre-pandemia di ben oltre 1.000 miliardi di euro”. Lo scrive S&P in un report. “La chiusura di Nord Stream 1 si aggiunge alle pressioni in termini di offerta e di liquidità delle utility europee”, si sottolinea. La “chiusura a tempo indeterminato” del gasdotto Nord Stream 1 si aggiungerà alle pressioni esistenti nei settori del gas e dell’elettricità.

S&P: “Bolletta energetica dell’Europa supererà i mille miliardi”

Le società europee di elettricità e gas affronteranno ”un inverno ancora più rigido” dopo la chiusura da parte di Gazprom della sua “unica via di approvvigionamento verso la Germania”, si legge nel report. Sebbene la riduzione delle forniture invernali dell’Europa sarà solo del 2% circa rispetto al livello di flusso di agosto, “tutte le riduzioni marginali pesano esponenzialmente sui prezzi di mercato, come confermato dagli aumenti dei prezzi a due cifre di lunedì”, spiega il responsabile dell’area Emea di S&p, Dubois-Pelerin. Secondo cui le pressioni sull’offerta e la spinta dei governi per lo stoccaggio del gas ‘a qualunque costò “non sono gli unici fattori che continueranno a sostenere prezzi molto elevati del gas e dell’elettricità nei prossimi mesi”.

Con opzioni di approvvigionamento limitate, “il ripristino dell’equilibrio energetico dell’Europa ora dipende dalla riduzione della domanda in linea con l’obiettivo dell’Ue del 15% per l’inverno”. “Nonostante l’intervento governativo senza precedenti” sui mercati e sui servizi di pubblica utilità, secondo Dubois-Pelerin, ”l’inevitabile riforma del mercato del gas sarà complessa e comporterà molti rischi per i servizi di pubblica utilità”. Secondo S&p “data la massiccia immissione di garanzie nei mercati energetici volatili” i governi europei saranno “sempre più disposti a sostenere la liquidità sulle borse dell’energia e presso le utility europee”.