Festival Roma
6:30 pm, 7 Settembre 22 calendario

Romaeuropa Festival, domani si comincia

Di: Redazione Metronews
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FESTIVAL Da domani al 20 novembre la 37esima edizione del Romaeuropa Festival ospiterà oltre 400 artiste e artisti dai cinque continenti protagoniste e protagonisti del suo programma di musica, teatro, danza, nuovo circo, arti digitali e creazione per l’infanzia articolato in 74 giorni di programmazione. Oltre 80 spettacoli e 155 repliche nel calendario di Romaeuropa che, quest’anno, si arricchisce di preziose new entry.

Le novità dell’edizione 2022 di Romaeuropa

La prima novità è l’esecuzione live di In C di Terry Riley ad opera dell’Ensemble Casella del Conservatorio A. Casella dell’Aquila – Maestro concertatore Oscar Pizzo – che affiancherà le danzatrici e i danzatori protagonisti della vertiginosa coreografia di Sasha Waltz (in scena il 17 e il 18 settembre nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”).

Nuova di zecca anche la presenza dell’ensemble Nova Opera, formazione di giovani artisti ucraini che il 28 settembre eseguirà alcune delle più importanti opere dei compositori ucraini contemporanei, in un evento che è anche un segno di solidarietà realizzato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in corealizzazione con Romaeuropa.

Spazio anche all’intelligenza artificiale e NFT protagoniste di Spleen Machine firmato da Alex Braga: uno show audiovisivo basato su intelligenza artificiale A-MINT creata dallo stesso artista insieme ai professori Riganti e Laudani di Romatre, durante il quale i visual saranno trasformati in realtime in una serie limitata di NFT in blockchain sostenibile EOS dalla piattaforma A-LIVE e regalati agli acquirenti del festival e del concerto.

Nelle new entry rientra anche il calendario di quattro appuntamenti de Le parole delle canzoni, il format ideato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani e ospitato per il secondo anno dal REF nella cornice di Villa Medici – Accademia Di Francia. Un ciclo di incontri tra musiciste e musicisti, scrittrici e scrittori intorno alle parole che nutrono i testi della narrativa, del cantautorato e della musica pop/urban italiana. Ne sono protagoniste e protagonisti: Laila Al Habash con Nadia Terranova (il 20 settembre), Danno (Colle der Fomento) con Zerocalcare (21 settembre), Tutti Fenomeni con Veronica Raimo (23 settembre) e Giovanni Truppi con Giulia Caminito (il 24 settembre).

Nel calendario 2022 è prevista poi la selezione dei testi del progetto Situazione Drammatica ideato da Tindaro Granata e presentato nell’ambito di Anni Luce con: Il libro delle parole nuove di Simone Corso (segnalazione Romaeuropa per Situazione Drammatica al Premio Hystrio Scritture di scena), Paesaggio estivo con allocco che ascolta di Matteo Caniglia (testo vincitore Premio Hystrio Scritture di scena), Il tempo attorno di Giuliano Scarpinato (segnalazione Romaeuropa per Situazione Drammatica per Riccione Teatro e fra i testi di ScrittureScuola di drammaturgia di Lucia Calamaro).

Altra novità di questa edizione, la restituzione pubblica dell’ultima ricerca di Wunderbaum, compagnia italo-olandese guidata da Marleen Scholten che il 9 e il 10 novembre farà incontrare con il pubblico i primi materiali del suo Il disperato.

La settimana inaugurale di Romaeuropa

Dopo l’inaugurazione affidata all’ICK Dans Amsterdamdiretta da Emio Greco e Pieter C. Scholten, che en plein air nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica presenterà l’8 e il 9 settembre il suo evento/manifesto We Want It All, la settimana inaugurale del festival procede in Cavea nel segno della musica e della danza internazionale.

Non solo l’unica data italiana del tour europeo del pluripremiato compositore e produttore islandese Ólafur Arnalds, che il 10 settembre (in corealizzazione con Spring Attitude Festival) presenterà il suo ultimo album Some Kind of Peace, ma anche un doppio appuntamento di dialogo tra composizione coreografica e minimalismo musicale firmato da due giganti della danza internazionale come Anne Teresa De Keersmaeker e Sasha Waltz.

Romaeuropa ospita Anne Teresa De Keersmaeker e Sasha Waltz

Con Drumming di Steve Reich eseguito dal vivo dall’ensemble Ictus(13 e 14 settembre) si confronta infatti la coreografa fiamminga De Keersmaeker mentre il 17 e il 18 settembre la tedesca Waltz impegna la sua compagnia nel dialogo con In C di Terry Riley eseguito dal vivo da dodici musicisti dell’Ensemble Casella del conservatorio de L’Aquila sotto la guida del Maestro concertatore Oscar Pizzo. Due appuntamenti presentati grazie al supporto di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels, il progetto attraverso il quale la celebre maison sostiene artiste, artisti ed istituzioni nella diffusione del patrimonio coreografico, di cui fa parte anche la nuova pièce del coreografo francese Noé SoulierPassages, che, in un’opera site-specific itinerante (dal 23 al 25 settembre a Villa Medici), si confronta con le meravigliose architetture e la storia dell’Accademia di Francia a Roma.

In dialogo con la musica

La musica continua a fungere da collante tra le differenti proposte della programmazione del Romaeuropa Festival, riunendo prospettive d’indagine e pratiche differenti. Così l’iconica Berliner Ensemble, fondata da Bertolt Brecht, arriva a Roma diretta da Barrie Kosky, tra i massimi registi teatrali e d’opera viventi, per presentare un nuovo allestimento de L’Opera da tre soldi restituendo centralità alle memorabili composizioni di Kurt Weill.

L’ensemble ICTUS, tra le più prestigiose formazioni belghe, nella serata conclusiva del festival (in corealizzazione conMusica per Roma), esegue integralmente, insieme a Collegium Vocale Gent e alla voce narrante di Suzanne Vega, il capolavoro di Philip Glass Einstein On The Beach mentre il compositore e regista tedesco Heiner Goebbels si confronta con i testi di uno dei più grandi talenti-outsider dell’arte europea del XX secolo, Henri Michaux.

Con la Sinfonia Incompiuta N.8  di Schubert dialoga la coreografa francese Maud Le Pladec che, insieme al musicista Pete Harden, si propone di ricomporre questo capolavoro in differenti sequenze di variazioni musicali e coreografiche, mentre ai Madrigali Guerrieri et Amorosi di Claudio Monteverdi si rivolge il regista Benjamin Abel Meirhaeghe che, insieme al musicista (Jesse) Doon Kanda – icona dell’avant pop internazionale grazie alle sue collaborazioni con Björk ed Arca – mette in scena il racconto di tutte le lotte per la libertà dell’amore.

Un inedito James Thierrée coniuga alla magia del suo teatro che lo ha reso celebre in tutto il mondo, nuovi impulsi musicali radunando nel suo Room un ensemble di tredici musicisti e danzatori con i quali trasfigurare una stanza in un luogo onirico e una notte in un canto poetico teso alla libertà.

Altro incontro quello tra le immagini di William Kentridge e la musica di François Sarhan eseguita dall’ensemble ICTUS in O Sentimental Machine, spettacolo sul rapporto dell’uomo con il progresso tecnico a partire dall’eredità del costruttivismo e del futurismo mentre è al celebre romanzo 1984 di George Orwell che si ispira Mihkel Kerem per costruire una composizione musicale per il New European Ensemble, accompagnata dalle immagini cinematografiche del regista Gijs Besseling, dalla presenza dell’attore Marco Quaglia e da un’introduzione di Edward Snowden l’informatico, attivista e whistleblower statunitense, ex membro della CIA.

Il 28 settembre l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in corealizzazione con Romaeuropa vedrà i solisti di Nova Opera (formazione di giovani artisti ucraini il cui obiettivo è trovare nuove modalità di sviluppo del teatro musicale) eseguire la musica di compositori ucraini contemporanei (Valentyn SilvestrovSerhii ZazhytkoAndrii MerkhelYana ShliabanskaSerhiiVilkaRoman Grygoriv e Zoltan Almashi) oltre ad alcune composizione scritte durante l’invasione Russa ed eseguite dal vivo per la prima volta.

I concerti di Romaeuropa

Il programma di concerti del Romaeuropa Festival prosegue poi con Ryoji Ikeda con music for percussion n.2 (presentato in corealizzazione con Fondazione Musica per Roma) e il suo percorso di analisi e affondo sulle percussioni e sulla purezza del suono da loro prodotto.

Ancora in corealizzazione conFondazione Musica per Roma è il concerto di Dream House Quartet – la crew costituita dalle pianiste Katia e Marielle LabéqueBryce Dessner e David Chalmin che torna per un nuovo live in cui partendo dall’esecuzione di Les enfants terribles di Philip Glass intesse musiche di Meredith Monk, le prime esecuzioni italiane di brani della compositrice islandese Anna Thorvaldsdottir e di David Chalmin oltre alla prima assoluta di una nuova composizione firmata dallo stesso Dessner – e l’omaggio per i cento anni dalla nascita di Iannis Xenakis proposto dal PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista.

Il rituale musicale di Piotr Orzechowski aka Pianohooligan

Piotr Orzechowski aka Pianohooligan presenta Missa Sine Verbis, un rituale musicale in cui sono riunite e ri-arrangiate le musiche sacre dei più celebri compositori polacchi tra cui H. Górecki e K. Penderecki; Fabrizio Ottaviucci torna a cimentarsi con la quinta parte delle Treatise di Cornelius Cardew mentre approdano per la prima volta al festival Paola Prestini insieme all’ex componente dei Kronos Quartet Jeffrey Zeigler e la compositrice svedese Hanna Hartman (residente all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo) al fianco dell’artista tedesca Dafne Narvaez in una performance che intreccia animazioni dal vivo, oggetti in movimento ed elettronica.

La sezione LineUp! per la parità di genere

Alla sezione LineUp! a cura di Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci il compito di esplorare, con uno sguardo volto alla parità di genere e all’inclusività, le nuove sonorità pop e urban nella musica italiana insieme alle identità e alle narrazioni da essa veicolate. Contaminati e reinventati i suoni dell’R’n’B, dell’elettronica e del Nu-Jazz sono al centro di questa seconda edizione che vede protagoniste la cantante e performer italo-marocchina LaHasna, la cantautrice NAVA, nata a Teheran e residente da diversi anni a Milano dove, tra pop ed estetica camp, ha dato vita ad uno stile personalissimo caratterizzato dalla contaminazione e dalla mancanza di limiti, la producer e songwriter LNDFK, cresciuta a Napoli e figlia di due diverse culture (madre italiana e padre arabo) che ha illuminato il panorama musicale italiano con il suo album d’esordio Kuni in cui mescola sonorità jazz, neo-soul e R’n’B, la cantautrice e producer di origini metà italiane e metà colombiane Joan Thiele con il suo stile sofisticato e internazionale nel quale interseca eleganti derive R’n’B, pop e arrangiamenti d’altri tempi in un equilibrio perfetto di tradizione e sperimentazione ed Elasi, la cantautrice, compositrice e producer alessandrina pronta a fare festa con il suo sound dai confini geografici e stilistici fluidi.

Completa la sezione Eclissi Talk, uno speciale waiting for Coming Out Day realizzato in collaborazione con il Gay Center per portare in scena i racconti dell’omonimo podcast ideato da Pietro Turano e prodotto da Cross Productions: storie di autodeterminazione e rivincita di persone lgbtq+ accompagnate da un dibattito in sala alla presenza delle/i protagoniste/i del podcast e da guests dal mondo della scena musicale e culturale italiana.

Gli incontri Le Parole delle Canzoni a Romaeuropa

Si strutturano come veri e propri dialoghi anche gli incontri de Le Parole delle Canzoni, il format ideato e presentato da Treccani che pone a confronto musiciste e musicisti con scrittrici e scrittori per dare vita a conversazioni intorno alla pratica della scrittura nell’ambito della scena cantautoriale e pop italiana: Laila Al Habash e Nadia TerranovaDanno e Zerocalcare,  Tutti Fenomeni e Veronica RaimoGiovanni Truppi e Giulia Caminito.

Video art e intelligenza artificiale in Digitalive

Le forme più avanzate della tecnologia incontrano le nuove frontiere della produzione musicale con Spleen Machine, il lavoro che Alex Braga porta per la prima volta in assoluto dal vivo: uno show audiovisivo di avanguardia sperimentale, basato sull’intelligenza artificiale A-MINT, che offre un’affascinante riflessione sull’interazione tra artista e tecnologia come chiave interpretativa per un futuro sostenibile. La video art presentata per REF22 sarà trasformata in realtime in una serie limitata di NFT in blockchain sostenibile EOS dalla piattaforma A-LIVE e venduti tramite lo “smart ticket” per il concerto.

Un evento che è parte di Digitalive, la sezione a cura di Federica Patti, dedicata all’indagine delle culture digitali, delle sonorità sperimentali ed elettroniche e di quei formati performativi che stanno ridefinendo il concetto stesso di live musicale. Ne sono esempio Distantia di Franz Rosati, il live di Libby Heaney in collaborazione con RE:Humanis, la performance Beneath The Neural Waves di Sofia Crespo and Entangled Others Studio, l’augmented reality sculpture di Auriea Harvey in collaborazione con il VRE Festdi Mariangela Matarozzo. 

Romaeuropa dialoga con il presente

Ai capisaldi della nostra storia e della nostra cultura corrispondono altrettanti punti di vista e altrettante identità spesso cancellate dalle narrazioni che tramandano il nostro passato e che le artiste e gli artisti del Romaeuropa Festival 2022 invitano ad interrogare per ricostruire, oggi, un più ampio patrimonio culturale e umano: se il coreografo Roduan Mriziga dirige Dorotheé Munyaneza in un assolo (Akal) in cui si mescolano rituale, danza, architettura, canto, poesia e rap per riscrivere la memoria delle popolazioni del Nord Africa, l’icona della danza Sudafricana Robyn Orlin porta in scena otto giovani interpreti della sua compagnia Moving Into Dance (tra le prime compagnie di danza non razziali a Johannesburg) per raccontare l’energia, l’inventiva e i colori dei risciò Zulu, la loro creatività come forma di resistenza dietro cui si nasconde la storia dolorosa delle loro condizioni di vita.

Dal Brasile il coreografo Bruno Beltrão torna con la sua compagnia Grupo de Rua per reinventare con la sua scrittura coreografica le pratiche della street dance e dell’hip hop e rispondere alle misure repressive dell’estrema destra nel suo paese mentre alle polarizzazioni dei nostri giorni e al linguaggio violento che caratterizza alcuni discorsi politici il coreografo Jan Martens reagisce con il suo Any attempt will end in crushed bodies and shattered bones dando vita, insieme al Dance On Ensemble, ad un inno alla ribellione, alla disobbedienza e alla resistenza.

Globalizzazione e antiche tradizioni spirituali asiatiche

Globalizzazione e antiche tradizioni spirituali asiatiche convivono come nuovi modelli di trasmissione e resistenza corporea in Yishun is Burning di Choy Ka Fai che costruisce un assolo trascendente, multimediale e multinazionale facendo propri i linguaggi della scena vogueing e queer asiatica mentre il coreografo Jefta Van Dinther insieme alla svedese Cullberg dà vita ad un dittico arcaico-futuristico centrato sulla narrazione del rapporto tra uomo e natura.

Tra arte e politica

La compagnia messicana Lagartijas Tiradas al Sol è protagonista di due differenti spettacoli che indagano il concetto di democrazia a partire dal retroterra culturale e storico del proprio paese (Tiburón) e quello di rappresentazione e auto-finzione nel più personale Lázaro. Combina biografia e realtà, ricordi, documenti e finzione anche il regista Rabih Mroué che in Riding on a Cloud (presentato in corealizzazione con il MAXXI – Museo Nazionale del XXI secolo) dà vita ad una ricostruzione della guerra civile libanese e degli attuali sviluppi sociali e politici in Libano. Soggettività e documenti sono al centro delle produzioni del regista Valentino Villa – che insieme all’attrice Monica Piseddu porta in scena Au Bord della pluripremiata drammaturga francese Claudine Galea per costruire una riflessione sulla violenza dell’immagine a partire dalle foto delle torture e degli abusi subiti dai prigionieri iracheni nel carcere di Abu Ghraib – e di Paola Di Mitri che muovendosi in una geografia intima fatta di ricordi, filmini e vecchie fotografie ricostruisce la sua storia famigliare sovrapponendola alle cartografie della città di Taranto. Ci riporta alla storia italiana e in particolare all’Ottobre del 1922 Renato Sarti che, con la consulenza dello storico Mimmo Franzinelli, ricostruisce gli eventi che, nel contesto della grave crisi politica e sociale, resero possibile la Marcia su Roma e le vicende che ne seguirono.

Torna a Romaeuropa Milo Rau

Torna al Romaeuropa Festival 2022 anche l’acclamato regista Milo Rau che con Grief and Beauty prosegue il suo percorso di ricerca dedicato al racconto della dimensione privata della vita affrontando il tema dell’addio e del lutto ma anche della memoria e della solidarietà dinanzi ai momenti finali di un’esistenza.

Lo sguardo al passato di Romaeuropa

È di eroi e passioni che ci parla Enzo Cosimi che torna al REF con l’intera Orestea – Trilogia della Vendetta (Coefore Rock & Roll, Glitter in my tears – Agamennone, Le lacrime dell’eroe), una ricerca formale e tematica intorno alla figura dell’eroe, indagata dal coreografo con la sua personalissima estetica punk, mentre al mito di Penelope guarda la regista Martina Badiluzzi per proseguire la sua ricerca intorno alle identità femminili ponendosi ancora una volta in una dimensione sospesa tra figure arcaiche e contemporaneità. Il coreografo spagnolo Marcos Morau con la compagnia La Veronal, imposta oramai all’attenzione internazionale, omaggia la forza del teatro e della macchina da presa con Opening Night, titolo che rimanda all’omonimo film di John Cassavetes, in scena a REF22 in Prima Nazionale.

Sostenibilità e solidarietà

Sostenibilità e solidarietà sono le parole chiave che Romaeuropa sceglie di porre al centro di questa 37esima edizione. Nata all’insegna dell’impegno per il dialogo, l’accoglienza e supporto a chi nel mondo fugge da guerre, persecuzioni e violenze, una nuova collaborazione costruita con UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, inaugura un percorso che si sostanzierà in un contributo filantropico a sostegno di UNHCR in Ucrania e in un calendario di attività condivise a partire dalla partecipazione dei rifugiati ad una selezione di spettacoli del festival. In occasione di questa collaborazione, UNHCR svilupperà dei contenuti informativi legati ad alcune gravi emergenze umanitarie, come quella dei rifugiati siriani in Libano o alle migrazioni forzate nel Centro America, temi al centro di alcuni degli spettacoli in calendario.

È volto alla sostenibilità ambientale, invece, il progetto REF Eco-Friendly che mira a calcolare, mitigare ed abbattere le esternalità ambientali negative di tutta l’organizzazione del Festival e che ha dato vita ad un percorso volto ad incorporare la sostenibilità ambientale nella fase di ideazione, produzione e realizzazione del festival garantendo una rete verso la transizione green delle catene di fornitura. Nello scorso mese di aprile, Romaeuropa ha contribuito alla nascita del Bosco intensivo di Via Rosa Raimondi Garibaldi, voluta dal Circolo Legambiente Garbatella attraverso la donazione di 16 piante di Acero Campestre nell’ambito del Progetto Ossigeno della Regione Lazio della quale è partner dal 2020Questa piantumazione contribuirà all’assorbimento della CO2 prodotta dai voli internazionali degli artisti nell’ambito del Festival 2022.

Romaeuropa e il Festival di Film di Villa Medici

Si rinnova, inoltre, la partnership tra Romaeuropa e il Festival di Film di Villa Medici promosso dall’Accademia di Francia a Roma diretta da Sam Stourdzé che giunge alla seconda edizione con un programma di film d’artista, saggi, fiction e documentari offrendo una panoramica della creazione cinematografica più contemporanea.

Dai performing media a Carmelo Bene e Vittorio Gassman

Numerose sono, infine, le attività di dibattito e confronto con il pubblico a partire dalla presentazione del “libro-librido” Performing Media, un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell’Avanguardia e Transizione Digitale a cura di Gaia Riposati e Massimo Di Leo (Editoria & Spettacolo) nell’ambito della III edizione di Performing media! (un progetto di Urban Experience per Estate Romana in collaborazione con Romaeuropa e Teatro di Roma) per proseguire con Il silenzio dell’attore e la Phonè – Carmelo Bene e Vittorio Gassman, uno speciale appuntamento a cura del Prof. Emerito Ferruccio Marotti volto a ricostruire un incontro tra queste due figure centrali della cultura italiana.

Con i suoi canali dedicati alla cultura, all’approfondimento e allo spettacolo, la Rai è Main Media Partner del Romaeuropa Festival 2022 (https://romaeuropa.net/festival/)

7 Settembre 2022
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