Crisi energetica
3:20 pm, 7 Settembre 22 calendario

Gas, l’Italia propone price cap su tutte le contrattazioni

Di: Redazione Metronews
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Mentre  la guerra in Ucraina giunge al 196esimo giorno, il presidente russo alza la voce : «Le sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia costituiscono una minaccia al mondo intero». Putin  lancia un avvertimento: «Non forniremo più petrolio e gas a quei Paesi occidentali che imporranno un price cap sull’energia russa».   E Von der Leyen, presidente Ue, presenta un piano in 5 mosse e risponde: «Da lui solo ricatti».

Gas, l’Italia propone price cap su tutte le contrattazioni

Per  far fronte alla crisi energetica    domani a Bruxelles, nel consiglio Ue i ministri dell’energia  discuteranno  di tetto ai prezzi del gas e possibili linee di credito d’emergenza per gli operatori del mercato energetico. La  proposta italiana, in vista del Consiglio straordinario dei ministri dell’Energia di domani è quella di un price cap su tutte le transazioni fisiche e finanziarie negli hub europei e non solo su quelle con la Russia.  «Il tetto coprirebbe tutte le transazioni fisiche e finanziarie presso gli hub dell’UE» si legge nel testo messo a punto dal Mite. Il limite dovrebbe essere sufficientemente alto rispetto ai livelli pre-guerra per essere attrattivo per produttori ed esportatori. Il massimale di prezzo sarebbe deciso dalle autorità politiche a livello UE. Il price cap sarebbe temporaneo e rifletterebbe l’evidente straordinarietà della situazione (la guerra) . 

Il piano Ue in 5 mosse

Bruxelles lavora intanto a un piano in 5 mosse contro il caro energia e la manipolazione del mercato da parte della Russia. La premessa sono due dati positivi per Bruxelles: gli stoccaggi di gas, a livello europeo, sono all’82% e la quota di gas importato dalla Russia è passata dal 40% pre-invasione all’attuale 9%. Oggi l’Ue riceve più gas dalla Norvegia che da Mosca. Le cinque misure proposte dalla Commissione sono: riduzione del consumo di elettricità nelle ore di punta; tetto ai ricavi dall’elettricità non generata dal gas (rinnovabili comprese); un contributo di solidarietà dalle aziende di combustibili fossili; maggiore liquidità alle società energetiche e, infine, un tetto al prezzo del gas russo.

 

 

 

7 Settembre 2022
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