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3:09 pm, 31 Agosto 22 calendario

Marmolada, ghiacciaio a rischio: un secolo fa era il 70% più esteso

Di: Redazione Metronews
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Un secolo fa il ghiacciaio della Marmolada era il 70% più esteso.  “La regina delle Dolomiti, nell’ultimo secolo perde più del 70% in superficie e oltre il 90% in volume. Tra quindici anni potrebbe scomparire del tutto“.

Questo quanto emerge dalla quarta tappa, in Veneto-Trentino, della Carovana dei ghiacciai di Legambiente. “Non devono essere episodi di cronaca a ricordarci che siamo in piena emergenza – osserva Legambiente – aumentano i rischi, occorre maggior consapevolezza nel rapporto uomo-montagna”.

L’editoriale di Stefano Pacifici
Lo faremo perché è difficile

Marmolada, ghiacciaio a rischio

La grandezza del ghiacciaio della Marmolada è “di circa un decimo rispetto a 100 anni fa. Il suo ritiro ha mostrato una progressiva accelerazione, tanto che negli ultimi 40 anni la sola fronte centrale è arretrata di più di 600 metri provocandone una risalta in quota di circa 250 metri. Un futuro incerto per il gigante bianco che, stando alle previsioni degli esperti, nel giro di meno di 15 anni potrebbe scomparire del tutto”.

Secondo i Comitato glaciologico italiano “il ghiacciaio della Marmolada è un fondamentale termometro dei cambiamenti climatici per la sua rapida risposta anche alle piccole variazioni di precipitazioni e temperatura. Fenomeni come il distaccamento dello scorso 3 luglio sono frequenti nei ghiacciai e fanno parte della loro normale dinamica. Ciò che desta maggior preoccupazione è la progressiva accelerazione del ritiro glaciale: se saranno confermati gli attuali andamenti anche nei prossimi anni, è molto probabile che il ghiacciaio della Marmolada scompaia prima del 2040″. 

Stop alla montagna come luna park

Secondo l’associazione “la regina della Dolomiti sta perdendo il suo gigante di ghiaccio più in fretta delle altre vette con rotture di equilibri secolari e accelerazioni di fenomeni anche tragici. Occorre più consapevolezza di quel che sta accadendo e soprattutto un nuovo rapporto tra uomo-natura. Basta considerare la montagna come un luna-park e basta infrastrutturazione a tutti i costi, utile invece pensare a questa come uno straordinario spazio di sperimentazione della sostenibilità”.

31 Agosto 2022
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