Artemis, la Nasa spiega le cause del rinvio della partenza

La Nasa spiega le cause del rinvio della partenza della missione Artemis 1 il cui conto alla rovescia si è interrotto lunedì 29 agosto a T-40 minuti, a causa di una serie di piccoli problemi nei sistemi di accensione. Inizialmente previsto per il 2020, e già rimandato per motivi di sicurezza, il Lift-off del veicolo è ora schedulato per sabato 3 settembre, con una finestra utile di circa due ore, che inizierà alle 20:17 italiane. In una conferenza stampa, i vertici Nasa hanno spiegato le ragioni che hanno spinto i responsabili a rinviare la missione. In particolare, nel tentativo del 29 agosto non è stato possibile raffreddare come previsto i quattro motori del primo stadio del razzo vettore Space Launch System (SLS). I quattro motori, spiegano gli esperti, non hanno raggiunto la temperatura prevista di -251 C , in un caso non è stato possibile scendere di oltre 20 gradi al di sopra della soglia massima di calore considerato sicuro.

La Nasa spiega le cause

Per ovviare questa difficoltà, nella giornata di sabato le procedure di raffreddamento verranno anticipate di 30-40 minuti rispetto alla timeline precedente. Secondo John Honeycutt, manager del programma SLS, il problema potrebbe anche dipendere semplicemente da un sensore di temperatura, ma non sarebbe possibile sostituirlo o controllarlo sulla rampa di lancio, sarebbe necessario riportare il razzo al Kennedy Space Center. L’altro ostacolo verificatosi lo scorso lunedì riguardava una perdita di idrogeno liquido in uno dei collegamenti di propellente che si scollegano pochi secondi prima del lancio. Già affrontato durante il countdown, questo impedimento non dovrebbe ripresentarsi nella prossima finestra utile.

Ora resta il fattore meteo

Tutto sembra pronto per il lancio di sabato, quindi, sarà necessario solamente valutare il fattore meteo, che attualmente sembra favorevole con una probabilità del 40 per cento. Il responsabile del monitoraggio delle condizioni meteorologiche della Nasa, Mark Berger, ha dichiarato durante la conferenza che per il 3 settembre sono previsti sporadici rovesci, compatibili con il decollo del razzo. I vertici dell’ente spaziale statunitense si riuniranno comunque nuovamente domani per decidere se confermare o rimandare ulteriormente il lancio.