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11:18 am, 29 Luglio 22 calendario

Sorpresa Pil: nel secondo trimestre Italia a +1%. Tira l’industria

Di: Redazione Metronews
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Sorpresa per il Pil italiano nel secondo trimestre dell’anno: l’economia fa registrare una crescita dell’1% in termini congiunturali e del 4,6% in termini tendenziali. E’ quanto emerge dalla stime preliminare diffusa oggi dall’Istat. La fase espansiva del Pil prosegue pertanto per il sesto trimestre consecutivo, in accelerazione rispetto al primo trimestre dell’anno, quando la crescita era risultata lievemente positiva.

La sorpresa del Pil a +1%, tendenza al +3,4% a fine anno

Il secondo trimestre del 2022, precisa l’istituto, ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al secondo trimestre del 2021. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2022 è pari a 3,4%.

Il Mef: “Crescita robusta nonostante difficoltà”

«Il notevole incremento del Pil nel secondo trimestre si è verificato in un contesto di grande difficoltà per via della guerra in Ucraina, dell’impennata dei prezzi internazionali dell’energia e dei prodotti alimentari e del rialzo dei tassi di interesse a livello globale». E’ quanto si legge in una nota del Mef, in cui si sottolinea che la crescita annuale acquisita (ovvero l’evoluzione che si registrerebbe se il Pil restasse invariato nella seconda metà dell’anno) è pari al 3,4% – superiore al 3,1% previsto nel Def.

«L’ulteriore rafforzamento dell’attività nel settore dei servizi», prosegue il Mef, è stato favorito dall’eliminazione della gran parte delle misure restrittive legate al Covid-19. L’industria ha beneficiato di un andamento nel complesso favorevole sia del commercio internazionale che della domanda interna, anche per gli investimenti». L’economia italiana, rileva il comunicato, «è stata sostenuta dai corposi interventi realizzati con la Legge di Bilancio 2022 e con i numerosi decreti emessi dal Governo. Tali misure hanno permesso di attutire l’impatto del rialzo dei costi dell’energia sulle famiglie e sulla competitività delle imprese. Sono stati inoltre varati interventi di politica industriale, quali quelli a sostegno del settore dell’auto, e si è intensificato il dialogo con le imprese allo scopo di valorizzare gli strumenti di incentivazione agli investimenti e all’innovazione. Seppure in un contesto segnato dalle tragiche vicende in Ucraina, il clima di investimento in Italia resta positivo».

Eurozona a +0,7%, Germania a crescita zero

Nell’Eurozona nel secondo trimestre il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Nel primo trimestre, il Pil era cresciuto dello 0,6% nell’area dell’euro. Lo rileva l’Eurostat nella stima flash. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il Pil destagionalizzato è aumentato del 4%, dopo il +5,4% registrato nel trimestre precedente. Entrambi i dati sono superiori alle attese.

Male va la Germania: ristagna l’economia nel secondo trimestre. Il pil registra infatti una crescita zero rispetto al primo trimestre.  L’economia è stata sostenuta principalmente dalla spesa per consumi finali delle famiglie e delle amministrazioni pubbliche, mentre il saldo delle esportazioni e delle importazioni ha avuto un effetto negativo sulla crescita economica. Le difficili condizioni quadro dell’economia globale, tra cui la pandemia di Covid-19, le interruzioni delle catene di approvvigionamento e la guerra in Ucraina, si riflettono chiaramente nello sviluppo economico a breve termine. Nel primo trimestre, l’economia tedesca era cresciuta di uno 0,8% rivisto.

29 Luglio 2022
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