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12:33 pm, 29 Luglio 22 calendario
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Faida tra rapper, 9 arresti. In manette Simba la Rue

Di: Redazione Metronews
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Nove rapper sono finiti oggi in manette per gli scontri che hanno visto contrapposti i due gruppi legati ai trapper Simba la Rue e Baby Touchè. Tutti e 9 gli arrestati devono rispondere – a vario titolo – delle accuse di sequestro di persona, rapina e lesioni aggravate.

In particolare, Mohamed Lamine Saida (Simba la Rue) è accusato, tra l’altro, di sequestro di persona e lesioni ai danni di Mohamed Amine Amagour (Baby Touchè, non arrestato), che il 9 giugno scorso fu picchiato e tenuto dentro un’auto per 2 ore coi video postati sui social. Simba, a sua volta, a metà giugno subì un agguato e fu ferito a coltellate a Treviolo (Bg), episodio sul quale stanno indagando i pm di Bergamo.

Durante le perquisizioni di questa mattina, il rapper Simba sarebbe stato trovato in possesso di una pistola calibro 6.35 con quattro proiettili. L’ordinanza di arresto ripercorre la faida tra i due gruppi, partendo dall’episodio « che ha dato origine ai motivi di scontro tra le due gang in conflitto». Ci fu, scrive il gip, «una iniziale pesante aggressione verbale subita dal trapper padovano» Touchè, «mentre si trovava a Milano, in zona corso Como. Aggressione posta in essere da Simba La Rue ed altri appartenenti al suo gruppo, che avrebbe generato questa `guerra´ tra bande». Ci poi una rissa tra i due gruppi a Padova. Infine l’episodio del rapimento di Touché da parte del gruppo di la Rue.

Mohamed Amine Amagour, alias Baby Touchè

Le intercettazioni dei rapper

«Lo abbiamo aperto bene, era pieno di sangue eh … visto?». Così Christopher Alan Momo, 23 anni e uno dei 9 giovani finiti in carcere, parlava (intercettato dai Carabinieri) della rapina commessa il primo marzo scorso ai danni di due ragazzi del gruppo di Baby Touchè.

Poco prima delle tre di quella notte, Momo e Fabio Carter Gapea, 25 anni, nato a Palermo e anche lui in carcere da oggi, erano saliti a bordo di un’auto, riassume il gip, «ansimando e intrattenevano una conversazione» dalla quale «emergeva inequivocabilmente il fatto che l’aggressione» era stata «portata a termine con successo dal gruppo». Oltre a loro due e al presunto capo della banda, Simba La Rue, sono stati arrestati anche Marco Locatelli, bergamasco di 22 anni, Pape Ousmane Loum, 24 anni nato in Senegal, Ndiaga Faye, 25 anni e nato in Senegal, Chakib Mounir detto `Malippa´, 24 anni e manager di Simba, la 20enne Sara Ben Salha, nata a Monza, Mevljudin Hetem, 19 anni e di origine macedone.

In un’altra intercettazione del 19 febbraio scorso Gapea diceva: «sai come stavamo piangendo adesso se avevamo dietro il ferro (pistola, ndr)». E Momo: «ci prendevano tutti …. stavano venendo qui altre tre macchine». Ancora Gapea: «oggi abbiamo rischiato di brutto frate, se io portavo il ferro …. abbiamo sfiorato l’arresto bro». In un’altra conversazione la ragazza di 20 anni raccontava «di essersi fatta male, durante l’aggressione» e spiegava che la vittima, ferita, si era appoggiata «a lei e all’altra ragazza presente, sporcandole di sangue» e aggiungeva: «il suo sangue, fi.., volevo spalmarmelo in faccia il suo sangue di mer..».

29 Luglio 2022
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