concorrenza
12:28 pm, 13 Luglio 22 calendario

Taxi, rissa e bombe carta a Palazzo Chigi: centro blindato

Di: Redazione Metronews
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I taxi continuano la loro rivolta contro la Concorrenza a suon di bombe carta: dopo essersi incatenati ieri di fronte a Palazzo Chigi, i tassisti tornano a protestare a gran voce nelle strade del centro di Roma, dove le vie e i vicoli attigui alla Camera e alla sede del governo sono stati blindati, compreso il tratto di via del Corso che costeggia piazza Colonna.

“Una nostra delegazione ha incontrato Forza Italia, in programma un incontro con il Pd. Ieri abbiamo incontrato la Lega. Sono incontri politici, però, di tipo interlocutorio, nulla che sia risolutore. Con la Presidenza del Consiglio ancora non abbiamo avuto incontri. Aspettiamo”, dice Alessandro Genovese, tassista e responsabile nazionale Ugl-taxi incatenato da ieri davanti a Palazzo Chigi.

Decine di tassisti hanno esposto lo striscione “tassisti napoletani” davanti al posto di blocco della polizia in via del Corso. I manifestanti hanno acceso fumogeni e hanno intonato cori di insulti contro Uber.

Una rissa per furto o per tifo

Una rissa ha coinvolto alcuni manifestanti che si sono picchiati durante la protesta.   Una accusa di furto o forse divergenze di tifo, sarebbero questi i motivi all’origine della rissa scoppiata poco fa in via del Corso tra i tassisti in protesta contro la liberalizzazione della categoria.
Secondo una prima ricostruzione fatta sul posto, sembrerebbe che un tassista romano, alterato dall’alcol, avrebbe discusso con dei colleghi napoletani dopo averli accusati del furto di un portafogli. A dar forza, invece, all’altra ipotesi che voleva la divergenza di tifo come causa principale della lite, un’aquila della Lazio tatuata sull’avambraccio destro del romano, allontanato dal resto manifestanti.

Taxi, bombe carta e incatenati

Lancio di fumogeni e petardi, con cori che raggiungono, nonostante la distanza dei manifestanti, Palazzo Chigi. Nel mirino il disegno di legge sulla Concorrenza, fortemente osteggiato dalle auto bianche.

Il livello di tensione è salito subito: decine di bombe carta sono state esplose in via del Corso sotto gli occhi degli agenti che, al momento, non sono intervenuti. I 5 tassisti che si sono incatenati di fronte a Palazzo Chigi continuano intanto la loro protesta: hanno dormito davanti alla sede del governo e “domani saremo ancora qui”, assicurano.

“Siamo davanti a palazzo Chigi perché il governo ha tolto il potere alla Camera e al Senato. È palazzo Chigi che chiede una delega per rispondere forse alle sollecitazioni di quelle multinazionali che oggi stanno lavorando per deregolamentare e disarticolare il mondo del lavoro”, dice ad Nicola Di Giacobbe, segretario nazionale di Unica Cgil Taxi, incatenato davanti alla sede del governo assieme ad altri tassisti nell’ambito della protesta in corso di svolgimento a Roma.
“Oggi non sono solo i tassisti il punto all’ordine del giorno”, continua Di Giacobbe. “Oggi è in gioco la difesa della dignità del lavoro che in mano alle multinazionali scomparirebbe. Questo è quello che chiediamo oggi e per questo chiediamo a tutte le categorie di darci il loro supporto. Non stiamo difendendo solo una legge sul servizio pubblico garantito dai tassisti ai cittadini. Oggi stiamo difendendo anche la dignità del lavoro”.

Sconvocata seduta in Commissione

Intanto sconvocata la seduta della commissione Attività produttive alla Camera prevista nel pomeriggio per esaminare il ddl Concorrenza. La X Commissione era convocata alle 14.30 ma è stata annullata poco prima. Prosegue il confronto sui vari punti del ddl, anche se al momento non sono previste riunioni maggioranza-Governo. Il nodo principale rimane proprio quello dei taxi. Al momento rimane convocata la seduta di domani mattina.

13 Luglio 2022
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