la strage del Bataclan
9:44 pm, 29 Giugno 22 calendario

Processo Bataclan: ergastolo per Abdeslam, il kamikaze mancato

Di: Redazione Metronews
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Salah Abdeslam, il terrorista che si ritiene essere l’unico sopravvissuto del commando che compì gli attentati di Parigi e Saint-Denis, nel 2015, in cui morirono 130 persone, è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale

I giudici hanno dunque interamente seguito le indicazioni della Procura nazionale antiterrorismo che aveva chiesto questa rarissima sanzione, che rende minima ogni possibilità di scarcerazione, una sentenza che è stata pronunciata solo quattro volte in Francia. Il terrorista franco-belga, che ha trascorso sei anni in prigione, stato riconosciuto colpevole di terrorismo e omicidio. Il suo atteggiamento durante il processo è cambiato: dalle fasi iniziali, in cui si è mostrato arrogante e si è definito «un soldato del califfato», è passato a quelle finali, in cui ha pianto e chiesto scusa ai famigliari delle vittime. Ma ha lasciato aperte molte incognite. Proprio al processo, per la prima volta Abdeslam ha raccontato che la sua missione era quella di farsi saltare in aria in un bar del 18 arrondissement di Parigi ma che dopo essere entrato nel locale e aver visto i clienti non lo fece «per umanità”; ma evidentemente i giudici hanno pensato, come la procura, che semplicemente il giubbotto esplosivi non abbia funzionato. In totale, i cinque magistrati della corte d’assise speciale di Parigi hanno emesso condanne che vanno da due anni di reclusione all’ergastolo contro i 20 imputati, che erano processati da settembre, di cui sei per contumacia.

La lettura del verdetto è cominciata intorno alle 20:15 al Palais de Justice di Parigi, gremito di sopravvissuti e parenti delle vittime di quella serata terribile, il 13 novembre 2015 a Parigi e Saint-Denis. Dopo quasi 10 mesi di processo, l’ultimo giorno di udienze, lunedì scorso, era stato segnato dalle accuse degli uomini alla sbarra, tra cui Salah Abdeslam. «Non sono un assassino e se mi condannassero per omicidio, commetterebbero un’ingiustizia», aveva detto il 32enne francese.

Al Bataclan morì anche Valeria Solesin

Nella notte del Bataclan Parigi visse le ore più terribili di quel 13 novembre 2015. I morti furono 130, i feriti oltre 400. Il maggior numero di morti fu nella sala da concerto. Fra loro Valeria Solesin, studentessa veneziana di 28 anni, che stava seguendo un dottorato in demografia alla Sorbona, e quella notte era al Bataclan con il fidanzato e una coppia di amici per il concerto del gruppo rock Eagles of Death Metal.

Più attacchi simultanei

L’assalto avvenne in più punti simultaneamente, allo Stade de France dove si stava giocando l’amichevole Francia-Germania alla presenza del presidente, Francois Hollande. Sparatorie nel 10/mo arrondissement nell’11/mo arrondissement.  Al Bataclan durante un concerto  con 1.500 spettatori i terroristi cominciarono a sparare sul pubblico, urlando Allah akbar e prendendo un centinaio di ostaggi. La polizia lanciò un blitz ma agli occhi dei soccorritori si presentò una carneficina, con almeno 82 morti tra gli spettatori, oltre ai 3 kamikaze che si sono fatti saltare in aria e a un quarto attentatore colpito a morte.

29 Giugno 2022
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