terrorismo
4:10 pm, 8 Settembre 21 calendario

Al via a Parigi il processo per la strage del Bataclan

Di: Redazione Metronews
Processo per la strage del Bataclan
condividi

Il processo per la strage del Bataclan, con gli attentati del 13 novembre 2015 nel locale musicale, in sei terrazze parigine e allo Stade de France, che uccisero 130 persone e ne ferirono più di 400, è iniziato oggi nel vecchio Palazzo di Giustizia di Parigi, a poche centinaia di metri dalla cattedrale di Notre Dame. Gli imputati sono 20 (per 5 di loro si ha la certezza che siano morti). Ingenti misure di sicurezza sono state messe in atto intorno all’edificio perchè i servizi segreti credono che il rischio terroristico rimanga alto in Francia. Le forze di sicurezza hanno istituito una zona rossa con controlli sistematici dell’identità all’interno dell’edificio e l’interruzione del traffico stradale nelle strade circostanti.

Processo per la strage del Bataclan

I tre giorni del processo di questa settimana saranno dedicati alla presentazione delle imputazioni e all’organizzazione delle udienze, con la convocazione delle vittime che hanno già sporto denuncia privata (1.800 lo hanno già fatto) e quelle che potrebbero ancora farlo. Prevista la lettura di un riassunto dei 542 volumi con circa un milione di pagine. Prevista lunedì prossimo la comparsa dei primi testimoni, degli investigatori della polizia e dei servizi antiterrorismo.

Tra le vittime l’italiana Valeria Solesin

Nella notte del Bataclan Parigi visse le ore più terribili. I morti furono 130, i feriti oltre 400. Il maggior numero di morti fu alla sala da concerto, fra loro Valeria Solesin, studentessa veneziana di 28 anni. Stava seguendo un dottorato in demografia alla Sorbona, e la notte del 13 novembre 2015 era al Bataclan con il fidanzato e una coppia di amici per il concerto del gruppo rock Eagles of Death Metal. «Quella notte la Francia è precipitata nell’orrore – ha ricordato il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti – questi eventi hanno fatto breccia nei nostri ricordi e nella nostra memoria collettiva. Ora la sfida del processo è duplice: che la giustizia sia resa secondo le regole che sono state nostre per secoli e che siamo all’appuntamento logistico. Il mondo intero ci guarda. La sfida è rendere giustizia in conformità con le nostre regole. Ciò che fa la differenza tra una civiltà e la barbarie sono le regole del diritto».

8 Settembre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo