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5:05 am, 24 Giugno 22 calendario

Un buon compleanno a Renzo Arbore da mamma Rai

Di: Patrizia Pertuso
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TV Correva l’anno 1937, nel dì 24 giugno, quando in quel di Foggia nacque un bel bambino che oggi, anagraficamente, bambino non è più, ma continua ad esserlo per la sua voglia di divertire e divertirsi sempre con gran classe ed intelligenza. Lui è Renzo Arbore, il “guru” dell’innovazione radiofonica e televisiva, colui che ha sradicato i palinsesti per farci entrare programmi spesso ritenuti “inopportuni”.

La festa di Rai Cultura per Arbore

Per festeggiare gli 85 anni di Renzo Arbore, mamma Rai Cultura gli dedica un doppio appuntamento: oggi alle 17 con Telepatria International ovvero niente paura siamo italiani, andato in onda nel 1981 e firmato oltre che dallo stesso Arbore, anche da Luciano De Crescenzo e Ugo Porcelli. Alle 23 toccherà a L’altra domenica essential, con tutto il meglio del programma che, tra il ’76 e il ’79, cambiò il pomeriggio della tv domenicale italiana e vide il debutto di personaggi come Roberto Benigni, Andy Luotto, Mario Marenco, Maurizio Nichetti.

Arbore, una vita fatta di prime volte

Nella sua vita, Arbore ha fatto di tutto: cantautore, disc jockey, conduttore e autore radiofonico, clarinettista, musicista, showman, autore e conduttore televisivo, sceneggiatore, regista, compositore e attore. Sempre seguendo un suo dictat: “Se non lo ha mai fatto nessuno, allora lo faccio io”. E co sì è stato e continua ad essere.

Renzo Arbore e la radio

Prima di lui i disc jockey in Italia praticamente non esistevano; prima di lui e del suo compagno di banco, Gianni Boncompagni (https://metronews.it/2019/09/26/renzo-arbore-gianni-io-mi-ricordo/), in radio non venivano trasmessi brani dei Beatles (cosa che fece arricciare il naso ai dirigenti Rai dell’epoca); prima di lui ancora la radio non avrebbe mai potuto neanche solo pensare di mandare in onda quello che poi diventò Storia, Alto Gradimento: la prima puntata fu trasmessa il 7 luglio 1970. Grazie alle voci di Mario Marenco, di Giorgio e Franco Bracardi, di Marcello Casco presero vita personaggi straordinari come il professor Aristogitone, Patroclo, Scarpantibus, il colonnello Buttiglione o la Sgarrambona. Fu la rivoluzione.

La rivoluzione in tv

La stessa rivoluzione Arbore la portò nella televisione di fine anni Sessanta con quello Speciale per voi in cui il pubblico bersagliava – letteralmente – di domande artisti famosi. Poi, via via, vennero L’altra domenica, Tagli ritagli e frattaglie fino ad arrivare a Quelli della notte, un cult a metà tra un surreale salotto televisivo e un angolo di cultura e divertimento nella notte. Con Renzo Arbore arrivarono Riccardo Pazzaglia, Nino Frassica, Maurizio Ferrini, Massimo Catalano, Simona Marchini, Marisa Laurito, Andy Luotto e moltissimi altri.

Il “seguito ideale” fu Indietro tutta, fine anni Ottanta. Arbore diventa il guru dell’innovazione radiofonica e televisiva e non perde un colpo per assestare qualche calcione qua e là alle tradizioni (https://metronews.it/2020/12/10/in-questi-tempi-duri-la-tv-deve-divertire-e-stupire/).

Tanti auguri, Renzo

La sua voglia di giocare, per esempio, con i tanti oggetti inutili con cui ha riempito la sua casa, è oggi come 85 anni fa. E allora non ci resta che augurargli, con tutto il cuore, altri 185 anni. Perché noi miseri mortali – che siamo profondamente egoisti – non vogliamo smettere di ridere, sempre e comunque in modo intelligente. Auguri, Renzo.

PATRIZIA PERTUSO

 

 

24 Giugno 2022 ( modificato il 23 Giugno 2022 | 18:56 )
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