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12:46 pm, 12 Giugno 22 calendario

Elezioni, affluenza bassa. Caos seggi a Palermo, atti in Procura

Di: Redazione Metronews
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Caos seggi a Palermo e affluenza per i referendum molto bassa. Sono i dati dell’election day di oggi: fino alle 23  si vota per eleggere i sindaci e le amministrazioni di 978 Comuni, tra cui 22 capoluoghi di provincia e 4 di Regione (GenovaL’AquilaCatanzaro Palermo).

Per i 5 referendum sulla giustizia l’affluenza è ben al di sotto del 7%.

L’affluenza per le amministrative si attesta invece al 17,64%. Alle precedenti consultazioni alla stessa ora l’affluenza era stata del 19,37%.

Il caos seggi a Palermo

Caos stamani a Palermo dove è in corso il voto per le elezioni amministrative e per il referendum sulla giustizia. Dopo una mattinata di ritardi nelle operazioni, con decine di sezioni rimaste chiuse per improvvise rinunce dei presidenti, sono stati nominati e si stanno insediando gli ultimi 13 presidenti. È quanto si apprende da fonti del Viminale. “Presto – sottolineano le stesse fonti – le operazioni di voto saranno regolari in tutte le 600 sezioni cittadine.

Se presenti elettori, urne aperte oltre le 23

Il Viminale,  in relazione a quanto avvenuto a Palermo, ha comunicato che «Tutti gli elettori che alle ore 23 di questa domenica siano presenti nei locali del seggio o all’interno del plesso scolastico o altro fabbricato dove ha sede il seggio possono esercitare il proprio diritto di voto anche oltre le ore 23, fino a completamento delle operazioni di votazione di tutti i suddetti elettori».

Atti alla Procura 

“In relazione alla situazione determinata dalla rinuncia da parte di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio, mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento, l’amministrazione comunale sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilità di natura penale“, quanto fatto sapere dall’amministrazione comunale di Palermo.

Sul caos dei seggi a Palermo il Codacons presenta un esposto alla Procura della Repubblica e, in caso di violazioni del diritto di voto riconosciuto ai cittadini, l’associazione è pronta a chiedere il blocco e la ripetizione delle elezioni amministrative in città. «Siamo in presenza di possibili reati gravissimi a danno del diritto di voto costituzionalmente riconosciuto ai cittadini italiani – afferma il Codacons – per tale motivo depositeremo domani un esposto alla Procura di Palermo affinchè accerti quanto accaduto e le relative responsabilità, e verifichi le violazioni commesse a danno degli elettori palermitani. Chiediamo al Governo di attivarsi affinchè il diritto di voto sia correttamente riconosciuto in egual misura a tutti i cittadini, anche prorogando di un giorno la durata delle elezioni a Palermo e, qualora dovessero emergere lesioni ai diritti costituzionali dei cittadini, siamo pronti a chiedere in tribunale il blocco e la ripetizione dell’intera tornata elettorale a Palermo» conclude il Codacons.

La Lega chiede  di allungare l’orario del voto

“A Palermo, dove sono in programma anche le Amministrative, in alcuni seggi non è ancora possibile votare per i Referendum per la mancanza di presidenti”. La Lega si appella al Capo dello Stato e al ministro dell’Interno: “Situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l’orario del voto”, sottolineano fonti del partito di Matteo Salvini.

“E inaccettabile che migliaia di palermitani questa mattina non possano esprimere il proprio voto per le amministrative e per il referendum a causa dell’ inefficienza della macchina amministrativa del Comune. Dopo il caos nei seggi elettorali, denunciato peraltro da giorni, ci attendiamo un provvedimento urgente del Ministro dell’Interno che proroghi le operazioni di voto almeno fino domani alle ore 15. C’è da chiedersi se a causare questo disastro sia stata solo l’ incompetenza o una manovra studiata ad arte da qualcuno per generare confusione e boicottare il voto”, le parole di Francesco Scoma, deputato della Lega-Prima l’Italia e componente dell’ Ufficio di presidenza della Camera.

Il voto

Oggi si vota dalle 7 alle ore 23 per 5 quesiti referendari e per il rinnovo degli organi elettivi in 971 comuni. Lo scrutinio per i referendum abrogativi seguirà la chiusura dei seggi, quello per la tornata amministrativa inizierà alle ore 14 di lunedì 13 giugno.

Referendum

Il corpo elettorale per i 5 referendum (sulla separazione delle carriere dei magistrati, sulla custodia cautelare, sulle firme per le candidature al Csm, sui consigli giudiziari, sulla legge Severino per l’incandidabilità) è di 50.915.402 elettori, di cui 4.735.783 all’estero.
Cinque i colori delle schede (fac-simile disponibile sul sito del Viminale) che verranno consegnate ai votanti: rossa, arancione, gialla, grigia e verde.

Amministrative

Il primo turno delle amministrative riguarda 971 comuni, di cui 142 con popolazione superiore a 15.000 abitanti e 829 pari o inferiore, per un totale di 8.831.743 elettori (rilevazione alla data dell’8 giugno 2022). In particolare, sono chiamati al voto 22 capoluoghi di provincia e 4 di regione (Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Lodi, Monza, Belluno, Padova, Verona, Gorizia, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, Viterbo, L’Aquila, Barletta, Taranto, Catanzaro, Palermo, Messina, Oristano).

12 Giugno 2022
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