Francia, Macron e Le Pen testa a testa nei sondaggi

Ad appena 4 giorni dal primo turno delle elezioni presidenziali in Francia Macron e Le Pen sarebbero ormai testa a testa.

Testa a testa

Un sondaggio Kantar Public – Epoka per Le Figaro dice che il gap fra i due candidati si riduce non soltanto nelle intenzioni di voto, ma anche per quanto riguarda i potenziali elettori. Per Macron sono pari al 39% (in altre parole, il 39% degli intervistati ha detto che voterà «probabilmente», «con buone probabilità» o «certamente» per Macron domenica). Allo stesso modo, il 38% ha affermato che voterà «probabilmente», «con buone probabilità» o «certamente» per Le Pen.

Il terzo posizionato in tutti i sondaggi, Jean-Luc Melenchon, ottiene invece il 29% di voti potenziali.

Per Le Pen, spiega a Le Figaro la direttrice di Kantar Public France, Laure Salvaing, questi numeri rappresentano una «dinamica molto chiara e solida» a suo favore. Nel 2017, a pochi giorni dal voto, Macron aveva un elettorato potenziale del 45%, mentre Le Pen aveva il 30% di voti potenziali. La candidata del Rassemblement National è quindi cresciuta di 8 punti in 5 anni. Un probabile ballottaggio fra Macron e Le Pen diventa, pertanto, molto più arduo per il presidente uscente.

Incubo astensionismo

Ma a preoccupare il paese sono soprattutto le previsioni di alto astensionismo dei cittadini. Secondo l’ultima inchiesta di Ipsos Steria, solo l’80% è sicuro o quasi sicuro di andare a votare, cinque punti in meno rispetto a cinque anni fa. Un’altra ricerca recente dei due istituti ha previsto che gli astenuti saranno il 30%, quasi uno su due nella fascia tra i 25 e i 34 anni. Se confermato, si tratterebbe di livelli record. Tanto che si è cominciato a parlare di «sindrome 2002». Con questa espressione si fa riferimento alla tornata elettorale del 2002, quando a disertare le urne è stato il 28,4 per cento degli iscritti alle liste.