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12:20 pm, 22 Marzo 22 calendario

Benzina, i consumatori: “Azioni legali contro distributori ribelli”

Di: Redazione Metronews
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I consumatori annunciano  azioni legali contro i «distributori ribelli». «Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale  (avvenuta questa notte, ndr) del decreto che taglia di 25 centesimi di euro al litro le accise sui carburanti, i prezzi di benzina e gasolio devono scendere subito senza se e senza ma». Lo afferma in una nota Assoutenti, che si dice «pronta ad iniziative legali contro i distributori ribelli».

Nella Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 20222 è stato pubblicato il D.M. 18 marzo 2022, con cui il Ministero dell’Economia e delle finanze ha previsto la riduzione delle aliquote di accisa applicate alla benzina, al gasolio e ai Gpl usati come carburanti. La riduzione delle aliquote di accisa si applica dal 22 marzo 2022 e fino al trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto.

I maggiori marchi stanno applicando i tagli

I maggiori marchi della distribuzione carburanti stanno applicando in questi minuti il taglio delle accise ai prezzi consigliati di benzina, gasolio e Gpl. È quanto appreso dalla ‘Staffettà secondo cui Eni, IP, Q8 e Tamoil hanno tagliato con decorrenza immediata i prezzi consigliati di benzina e gasolio di 30,5 centesimi al litro (25 di accisa cui si aggiungono altri 5,5 di Iva sull’accisa) e di 5,5 cent quelli del Gpl (4,7 cent più Iva). «Eni ha variato già da oggi i prezzi di cessione ai gestori dei punti vendita. Per le consegne effettuate oggi, la compagnia provvederà a emettere e/o rettificare i documenti contabili e fiscali coerentemente con le variazioni delle accise, procedendo al rimborso di quanto eventualmente pagato per via della maggiore imposta» si legge nella nota.

«Distributori ribelli»

«Siamo pronti a chiedere l’intervento dei Prefetti in tutta Italia se i gestori delle pompe non si adegueranno alle nuove disposizioni che hanno validità immediata ed entrano in vigore oggi», afferma il presidente Furio Truzzi. «Ogni minuto di ritardo nel taglio dei prezzi alla pompa costa infatti milioni di euro agli italiani e produce un danno a consumatori e imprese. Per questo chiediamo un incontro urgente oggi stesso col Garante dei prezzi (Mr Prezzi) volto a valutare le misure da adottare nei confronti degli inadempienti», aggiunge Truzzi. «Così come i distributori nelle ultime settimane hanno immediatamente alzato i prezzi alla pompa nonostante i carburanti venduti ai consumatori fossero stati acquistati a condizioni più favorevoli – continua – allo stesso modo devono far scendere subito i listini di benzina e gasolio anche se acquistati a tassazione piena. Assurdo poi che il Governo, con la pubblicazione del decreto in G.U., abbia ridotto a soli 30 giorni la validità del decreto che introduce il taglio delle accise rispetto ai 40 giorni inizialmente previsti. Un ‘bluff’ che condanniamo duramente e che limiterà i vantaggi economici per famiglie e imprese», conclude Truzzi. 

Il Condacons invita ai cittadini a segnalare

Anche il Codacons interviene:  «I prezzi di benzina e gasolio devono immediatamente scendere alla pompa di 30,5 centesimi di euro al litro o i distributori di carburanti saranno denunciati in Procura per le possibili ipotesi di appropriazione indebita e truffa», scrive il Codacons. «Il decreto – ricorda l’associazione – ha effetto immediato e prevede che le accise siano ridotte di 25 centesimi al litro, con una riduzione dei listini alla pompa pari a 30,5 centesimi di euro calcolando anche l’Iva. La benzina, per effetto delle nuove disposizioni, deve così costare oggi presso i distributori circa 1,87-1,88 euro al litro, il gasolio 1,84-1,85 euro/litro. Se i gestori non si adegueranno al decreto del Governo saremo costretti a denunce in tutta Italia contro chi non abbassa i prezzi alla pompa, per le possibili ipotesi di appropriazione indebita e truffa».

«In tal senso l’associazione invita tutti i cittadini a segnalare i distributori di carburanti che non si sono adeguati alle nuove disposizioni e non hanno ridotto i prezzi al pubblico, e quelli che ancora vendono benzina e gasolio a prezzi superiore ai 2 euro al litro, inviando una mail all’indirizzo info@codacons.it e ad una apposita linea whatsapp che sarà attivata in giornata”. L’associazione, inoltre, pubblicherà oggi sul proprio sito internet i moduli attraverso i quali i cittadini residenti a Roma, Cagliari, Belluno, Prato, Ancona, Perugia, Verona potranno costituirsi parte offesa nelle inchieste aperte dalle Procure locali sulle speculazioni relative ai prezzi dei carburanti, e chiedere i danni qualora dalle indagini dovessero emergere illeciti a danno dei consumatori. 

22 Marzo 2022
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