11:10 am, 15 Marzo 22 calendario

“Scomparsa” la giornalista che ha sfidato Putin

Di: Redazione Metronews
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Scomparsa la giornalista che ha sfidato Putin. «Dopo 10 ore gli avvocati non sono ancora riusciti a trovare Marina Ovsyannikova». Lo scrive il sito dissidente bielorusso Belsat, riportando fonti russe. La donna era stata arrestata dopo essere apparsa durante il Tg della Tv russa Canale 1 mostrando un cartello in cui chiedeva la fine della guerra in Ucraina. “Fermate la guerra, non credete alla propaganda e alla bugie che vi dicono qui”, recitava il cartello mostrato dalla donna che ha fatto irruzione mentre andava in onda il telegiornale. “Russi contro la guerra”, si leggeva in fondo, in inglese.

Scomparsa la giornalista che ha sfidato Putin

Prima del suo gesto la donna aveva registrato un messaggio in cui definiva quello che sta accadendo in Ucraina «un crimine, la cui responsabilità ricade solo su un uomo, Vladimir Putin». La Ovsyannikova – che ha ricordato di avere un padre ucraino e una madre russa – ha ammesso di «vergognarsi» per aver lavorato per la tv russa negli ultimi anni «portando avanti la propaganda del Cremlino, permettendo alla gente di mentire dagli schermi televisivi e trasformando in zombie il popolo russo». Dopo avere ricordato come i russi hanno taciuto nel 2014, in occasione dell’annessione forzata della Crimea, e davanti all’avvelenamento di Navalny, la giornalista riconosce che «l’intero mondo ci ha voltato le spalle e non basteranno dieci generazioni di nostri discendenti per lavare le nostre mani da questa guerra fratricida».

Rischia fino a 15 anni di carcere

La donna è stata fermata e può essere incriminata in base alla nuova legge sui media che infligge fino a 15 anni di carcere a chi diffonde notizie che discreditano le forze armate russe. Per rispettarla e non incorrere in sanzioni, la Novaja Gazeta è stata costretta a postare un fermo immagine della protesta della Ovsyannikova alle spalle della conduttrice del Tg, oscurando il messaggio di protesta sul cartello. Leonid Volkov, vicino al dissidente russo Navalny, in un tweet si è detto «pronto a pagare qualsiasi multa» per lei.

Onu: “Nessuna punizione”

Le Nazioni Unite chiedono alla Russia di non punire la giornalista che ieri sera ha interrotto il telegiornale della televisione pubblica russa con una protesta anti guerra. Ravina Shamdasani, portavoce Onu per i diritti umani, ha spiegato che le autorità russe devono garantire che la donna “non debba affrontare nessuna punizione per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione”. Le dichiarazioni arrivano dopo che il Cremlino ha definito la protesta di Marina Ovsyannikova un atto di “teppismo” e il legale della donna, che è stata arrestata dopo la sua protesta, ha detto di non essere ancora riuscito a mettersi in contatto con la sua cliente.

15 Marzo 2022
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